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Divergevano due strade in un bosco

Data di pubblicazione  06 febbraio 2023
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Così inizia un famosissima poesia di Robert Frost, che ci porta nelle atmosfere colorate e un po’ malinconiche di un autunno nei boschi del Nord America e ci pone di fronte all’immagine di due sentieri che poco per volta si allontanano l’uno dall’altro.

Per certi versi, a distanza di tre anni, questa immagine sembra capace di descrivere i sentimenti del popolo britannico di fronte alla Brexit. Era, infatti, la mezzanotte del 31 gennaio 2020 quando le strade di Londra e di Bruxelles si sono divise. La scorsa settimana l’anniversario non è stato, però, accompagnato da ricordi commossi per la “ritrovata libertà”, quanto, piuttosto, da un sentimento di crescente rimpianto per le scelte fatte, perché le cose non sono andate come previsto. Qualcuno ha addirittura coniato il termine Bregret, da regret, che significa appunto “rimpianto”. Ma se le cose stanno così, se la Brexit alla fine ha portato più svantaggi che vantaggi, perché la Borsa di Londra è ancora all’interno delle nostre strategie? In Detto tra noi approfondiamo questo tema. Al di là dei ripensamenti degli elettori inglesi, per la City questi anni non sono stati da buttare via. I motivi sono diversi. Il primo sta nei prezzi: le azioni britanniche sono meno care di quelle mondiali. In secondo luogo il listino londinese è pieno di società che operano in settori tradizionali. Questo l’ha penalizzato rispetto ai mercati Usa negli anni scorsi, quando c’è stato un vero e proprio boom dei titoli più tecnologici di cui sono ricchi, ma oggi è diventato un vantaggio: settori come energia e materie prime, molto presenti a Londra, stanno vivendo un buon momento anche grazie al rincaro dei prezzi. Non da ultimo, a Londra sono quotate importanti aziende farmaceutiche, titoli a carattere difensivo che diventano attraenti in periodi di incertezza come quello attuale. Infine, non meno importante, c’è che buona parte dei profitti delle principali società non viene generata sul suolo britannico, ma un po’ in tutto il mondo, visto il loro approccio fortemente internazionale. Insomma, sempre restando in tema di strade che divergono, anche quella dell’economia britannica e quella della Borsa di Londra sono molto divergenti tra loro e questo consente di poter investire nonostante gli effetti negativi della Brexit.

Alessandro Sessa

Direttore Responsabile Altroconsumo Investi