Anche se da oltre 500 giorni stiamo vedendo quanto siano purtroppo ancora attuali queste parole, non va dimenticato che il mondo va avanti per strade diverse e che, anzi, spesso la politica è costretta ad adeguarsi a quello che la situazione economica consente di fare. Ben lo sanno i Paesi emergenti che cercano di portare avanti le loro ambizioni di un mondo multipolare anche costruendo strutture economiche alternative a quelle oggi dominanti. Una strada può passare per una moneta alternativa al dollaro Usa? Molti lo credono, ma non è facile: per diventare strumento di scambio e base delle riserve delle banche centrali, una moneta deve essere affidabile. E affidabili sono solo le monete che non possono essere manomesse a piacimento dai governi. Di conseguenza, tra le monete affidabili possiamo considerare l’euro, il dollaro, lo yen e la sterlina, valute che, non a caso, pesano per i tre quarti degli scambi mondiali, così come non è un caso che il dollaro valga i tre quinti delle riserve. Mentre tra le monete inaffidabili abbiamo la lira turca (svaluta spesso) e il peso argentino (stessi problemi della lira turca), che hanno alle spalle governi ingombranti. E lo yuan cinese? Negli scambi internazionali il suo peso è modesto, nonostante la Cina faccia di tutto per aumentarlo. Il problema è che Pechino non è una democrazia e la politica pesa molto. Per questo la Cina starebbe cercando di costruire insieme a Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica una moneta che, per essere affidabile, dovrà basarsi sull’oro (ne parliamo in Detto tra noi per capire l’impatto sugli investimenti in oro). Anche il dollaro fu a lungo legato all’oro e con gli accordi di Bretton Woods fu riferimento per tutti. Finché, nel 1971, tutto questo divenne insostenibile e il sistema crollò. Andrà meglio a Cina e soci? Difficile dirlo, intanto continuate pure a comprare bond in dollari e a diversificare su più valute, limitando i Paesi Emergenti alle sole poste di portafoglio che vi abbiamo indicato la scorsa settimana. Il futuro può attendere.
Alessandro Sessa
Direttore Responsabile Altroconsumo Investi