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Il Frantacalcio 2.0 non è un investimento

Secondo l'Istat il calcio in Italia è praticato da oltre 4,6 milioni di persone (dati 2015).

Secondo l'Istat il calcio in Italia è praticato da oltre 4,6 milioni di persone (dati 2015).

Data di pubblicazione 25 settembre 2023
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Secondo l'Istat il calcio in Italia è praticato da oltre 4,6 milioni di persone (dati 2015).

Secondo l'Istat il calcio in Italia è praticato da oltre 4,6 milioni di persone (dati 2015).

Il Fantacalcio è una delle attività che maggiormente appassionano gli italiani. Per gli italiani, si sa, il calcio più che uno sport è una forma di identità culturale. 

Certo anche il ciclismo e la Formula 1 sono nel nostro Dna, e fra sci, tennis, volley e basket non sono poche le persone che restano incollate a uno schermo per vedere gare e tornei di altre discipline. Tuttavia, solo il calcio ha quella caratteristica nazionalpopolare che da decenni accomuna le generazioni. Tifavano i nostri nonni, tifano i nostri padri e i nostri figli. Per questo, ogni novità calcistica suscita curiosità e attira l’attenzione. Non è un caso che questa settimana in Detto tra noi si parli di CSA, Crypto Sport Asset, che si presenta come la prima piattaforma di negoziazione al mondo sul valore di mercato del cartellino dei principali calciatori europei e mondiali. Offre, infatti, la possibilità negoziare al rialzo e al ribasso i calciatori migliori e peggiori. Si tratta davvero di una Borsa come quella di Milano, ma legata ai calciatori? No. Anche se sembra una piattaforma che offre strumenti derivati come i cfd (che appunto permettono di scommettere al rialzo o al ribasso di azioni, indici…) quello che fai con CSA consiste nel comprare e vendere criptoattività. Per questo CSA non possiede le autorizzazioni per operare come intermediario finanziario, ma quelle di un operatore di valute virtuali. In pratica, è molto più vicino a un azzardo che a un investimento finanziario. Sono loro stessi a dirlo: l’utente.. manifesta la propria chiara ed esplicita consapevolezza del fatto che le somme versate… non costituiscono per lui una forma di investimento. Una riflessione, però, si impone, ed è sul filo sottile che separa il mondo dagli investimenti da quello, per esempio, delle scommesse. In alcuni casi sembrano sovrapposti, ma così non è. Lo dimostra il fatto che per tentare la sorte o, come in questo caso, comprare criptoattività basta essere maggiorenni, mentre per acquistare BoT (che danno un rendimento certo) occorre riempire cumuli di carte, che però sono lì apposta per garantire una maggiore tutela e protezione. È un segno importante che il confine tra i due mondi non è così labile come sembra e che bisogna farci attenzione.

 

Alessandro Sessa 
Direttore responsabile Altroconsumo Investi