Questo, nonostante la dematerializzazione dei titoli e scambi informatizzati, ci aiuta a non dimenticare a livello simbolico che il legame tra Borse e immobili è indissolubile. La ricchezza immobiliare contribuisce a creare fortune che cercheranno poi nei mercati finanziari il loro sfogo, ma non solo. Spesso fornisce le garanzie senza cui il mondo imprenditoriale faticherebbe a trovare denaro in prestito, dando una ulteriore spinta all’economia. Se le cose vanno bene i guadagni di Borsa permettono nuovi investimenti immobiliari in un circolo virtuoso che, però, può arrestarsi bruscamente. E quando le bolle immobiliari esplodono, anche le Borse finiscono nel baratro. Pensate a Tokio. Negli anni Ottanta i giapponesi, dopo una lunga marcia, erano arrivati a un livello di ricchezza comparabile a quello Usa e l’indice Nikkei della Borsa inanellava successi. Poi lo scoppio della bolla immobiliare del Sol Levante ha depresso Tokio al punto tale che dopo 33 anni l’indice Nikkei in termini di prezzi è ancora sotto i massimi di allora. In tempi recenti ricorderete la crisi dei subprime. Anche lì si era partiti dal mattone, per poi avere il crack Lehman e una lunga serie di scossoni finanziari che ha messo in crisi la Grecia e fatto perfino saltare un governo in Italia. Non è, dunque, senza ragione che la crisi di Evergrande, colosso immobiliare cinese, sta mettendo ansia ai mercati di mezzo mondo. Si dice da tempo che in Cina ci sono diversi milioni di alloggi vuoti e qualcuno dubita che saranno mai riempiti. Noi abbiamo affrontato più volte Evergrande, ma sulla scia delle ultime notizie questa settimana torniamo a parlarvi dei suoi effetti su alcuni titoli immobiliari nelle pagine dedicate alle azioni e, in più, in Detto tra noi trovate un commento sul settore immobiliare di casa focalizzandoci, dopo Milano, di cui vi avevamo parlato la scorsa primavera, su Roma. Per il resto in contesti di incertezza, la parola d’ordine resta sempre diversificare: un consiglio ancora più importante ora che esce il nuovo BTp valore di cui sarete tentati di abbuffarvi (ma in questo numero vi diciamo che non dovete esagerare e che, anche qui, la dieta deve essere variata).
Alessandro Sessa (direttore responsabile Investi)