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Banche: non accontentatevi

Data di pubblicazione  09 ottobre 2023
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Qual è lo stato di salute delle banche italiane? Se fino a qualche anno fa destava preoccupazioni, nel corso del tempo la situazione è andata via via migliorando e oggi non è affatto male. 

Lo certifica anche l’ultima edizione della nostra consueta indagine sul loro livello di affidabilità, da cui risulta che le banche italiane non sono mai state (in media) così in salute da quando abbiamo avviato questo monitoraggio. La nostra valutazione in stelle (una stella va alle banche meno sicure, cinque vanno a quelle più affidabili) vede ai livelli massimi della classifica oltre 90 istituti sui circa 240 esaminati, quasi il 40%. Una percentuale record, cui ha contribuito anche l’ondata di fusioni e di acquisizioni che ha contribuito a ristrutturare e snellire il settore in questi anni. Nelle pagine interne di questo numero potrete scoprire se la vostra banca è tra quelle virtuose o se è tra le poche che hanno qualche criticità (e in tal caso vi diciamo che cosa fare). Ma questo numero non si ferma qui. Anche se la vostra banca è solida, non è detto che sia la miglior compagna di viaggio possibile per i vostri risparmi. Ci sono, infatti, diversi i punti di vista da esaminare. Uno, fondamentale, è quanto la banca è disposta a pagare, in termini di interessi, i vostri depositi (siamo in tempi di tassi elevati, ma non tutte sono disposte a riconoscerli anche ai propri clienti). Un secondo punto di vista importante è quanto vi chiede di spendere per operare tramite i suoi sportelli, fisici o online che siano. Possono sembrare questioni di contorno, ma spesso non accontentarsi della propria banca e surfare sull’onda dei conti più remunerativi, cambiando di volta in volta istituto per spuntare tassi d’interesse più elevati e spese minime, è un modo assai efficiente e poco rischioso di fare del bene al proprio portafoglio. È la base di una corretta gestione finanziaria, prima ancora di iniziare con gli investimenti veri e propri. Poi da lì si apre un mondo: quello dei BTp, che piacciono così tanto agli italiani, così come quello di azioni e obbligazioni, composte in maniera adeguata in un portafoglio ben diversificato e strutturato, come quello che vi proponiamo su www.altroconsumo.it/investi/la-nostra-strategia. Ma questa è una storia che già conoscete bene.

Alessandro Sessa

Direttore Responsabile Altroconsumo Investi