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È il 7%, però sono 20 anni...

Data di pubblicazione  18 dicembre 2023
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Complice il rialzo dei tassi di mercato, il mondo bancario sta offrendo rendimenti sempre più ghiotti per chi volesse aprirsi un conto dove investire a rischio praticamente zero. 

È un modo facile e comodo per attrarre nuova clientela. L’ultima novità è il 7% lordo (5,18% netto) offerto da Smart Bank sul conto deposito Futuro (vedi Detto tra noi). Il 7% su un prodotto garantito dal fondo interbancario è qualche cosa che non si vedeva da anni e che fa riandare la memoria indietro nel tempo, fino all’epoca (apparentemente) felice dei BoT generosi, epoca che ha segnato l’immaginario degli investitori che ci han preceduto e di quelli più anziani tra di noi. Costi nulli, rendimenti di quasi il 40% sopra quelli di un BTp di pari durata, sembrano una offerta imperdibile. Ma è così? Purtroppo, no. Chi volesse garantirsi questo 7% annuo è costretto a vincolare i suoi soldi senza possibilità di ritirarli per ben 20 anni. Tutto ciò, in un’ottica di investimento, è assurdo, dato che 20 anni sono un periodo di tempo compatibile soltanto con investimenti rischiosi come le azioni: un Etf azionario internazionale, un prodotto sufficientemente diversificato da ridurre il rischio che singole azioni “sfortunate” mandino all’aria il nostro patrimonio, nell’arco di 20 anni ha buone possibilità di dare soddisfazioni maggiori. Col tempo, e la crescita economica che fa da volano, infatti, il rischio di alti e bassi delle Borse tende a stemperarsi in un percorso ascendente. E chi ci segue da tempo già lo sa: più è lungo il periodo per cui potete tenere investito il vostro denaro, maggiore deve essere la componente azionaria del vostro portafoglio. Tuttavia, questo magico 7% non è un fenomeno isolato (pensate ai bond con maxicedola i primi anni e tassi variabili in quelli successivi), ma è espressione di logiche di marketing capaci talora di spingerci verso scelte di cui non abbiamo bisogno. Questo 7% è, quindi, l’occasione per dirvi di stare sempre attenti: dietro ogni promessa di rendimenti che sfavillano c’è sempre un “ma” o un “però”, prezzo da pagare per partecipare a questa festa di luci. Noi vi aiutiamo a vederli e valutare caso per caso, ma anche voi dovete ricordarvi che nessun pasto è gratis. Neppure a Natale.

Alessandro Sessa

Direttore Responsabile Altroconsumo Investi