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Debutto in società

Data di pubblicazione  15 gennaio 2024
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La scorsa settimana è arrivato l’annuncio, a lungo atteso, del via libera agli Etf sul BitCoin quotati negli Usa. 

È arrivato dopo anni di dinieghi di fronte a richieste analoghe, ma stavolta la notizia era stata preceduta da un certo ottimismo (lo si vede nella crescita dei prezzi, +50% circa, in poche settimane). Ciò che conta, tuttavia, non sta nel fatto in sé, ma nel significato che gli viene dato. Da anni ormai il BitCoin non è più un fenomeno riservato alle cerchie ristrette degli informatici o ai navigatori del deep web (la parte nascosta del mondo internet), che lo usavano per acquisti di beni e servizi illegali. Già da tempo, sia negli Usa sia in Europa, esistono diversi prodotti finanziari dedicati alla nota criptovaluta e le grandi banche se ne sono occupate con crescente interesse. Eppure, è stato solo con il via libera della settimana scorsa che la presenza del BitCoin nei portafogli di investimento ha avuto il suo “debutto in società” in modo ufficiale. La domanda a questo punto è: ne aveva bisogno? Da un lato c’è l’importanza del mercato Usa, per cui passare dalla porta principale anziché dal retro è segno che non si è più parvenu, ma parte integrante del gran mondo. Da un altro lato c’è la ricerca di dare senso a un investimento che, al di là della tecnologia che contiene, ha perso via via le caratteristiche per cui era stato apprezzato inizialmente. Non è più, infatti, un bene rifugio anti-inflazione come l’oro (i suoi prezzi sono troppo ballerini), né è il miglior mezzo per pagamenti non tracciabili (ci sono alternative più efficienti). In più, come ha ricordato uno dei commissari delle autorità Usa che ha votato contro la decisione dei colleghi di dare il via libera (vedi in Detto tra noi), i problemi che stanno sotto il BitCoin sono ancora tutti presenti e questo può creare disagi agli investitori. Insomma, nel momento in cui il BitCoin porta alla ribalta le criptovalute, se ne vedono anche i rischi. La notizia di questi giorni, più che un punto di svolta, rischia di essere il momento in cui vengono messe in secondo piano le sfide rappresentate dalle criptovalute. Il tempo è galantuomo e ci dirà se è stata una scelta saggia o rischiosa. Per ora voi andate coi piedi di piombo con le criptovalute e ricordate che, al di là dell’ottimismo di questi giorni, la possibilità di farsi male non è remota.

Alessandro Sessa

Direttore Responsabile Altroconsumo Investi