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Atti di ordinaria manutenzione

Data di pubblicazione  29 gennaio 2024
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È verosimile che i soldi che tenete liquidi sul conto corrente o su un conto deposito rappresentino una parte molto importante del vostro patrimonio. 

. E dal momento che si tratta di investimenti di breve periodo, richiedono una manutenzione costante e quasi maniacale dovuta al fatto che le condizioni offerte dalle banche cambiano di continuo. È per questo che in Detto tra noi trovate un nuovo articolo dedicato a questo tema a meno di due mesi dall’ultima volta in cui ne abbiamo parlato. Con una differenza: se allora vi avevamo dato per lo più solo conferme, questa volta ci sono alcune novità di cui tenere conto. La prospettiva di un calo dei tassi d’interesse ha, infatti, spinto le banche ad adeguarsi al nuovo scenario che si prospetta per il 2024: ma tanto sono lente quando c’è da adeguarsi a un rialzo del costo del denaro (e quindi offrire qualcosa di più ai loro clienti), altrettanto sono state rapide nell’abbassarli in periodi di ribassi come quello attuale. Se ancora a inizio dicembre le offerte migliori per chi era disposto a vincolare i suoi soldi avevano una durata intorno ai sei mesi, oggi si sono spostate su durate più brevi, intorno a tre mesi. Come a dire che da qui ad aprile si vedrà l’evoluzione dei tassi e quali saranno le banche che decideranno se migliorare o peggiorare le loro offerte. Per ottenere il 5% lordo annuo, bisogna ormai quasi sempre vincolare i soldi su scadenze molto lunghe, dai 5 ai 10 anni. E non ne vale la pena. Con un orizzonte temporale di questo tipo, non si tratta più di investire la liquidità, ma di fare una scelta di lungo periodo e dunque si entra in competizione con i bond quotati, che restano più facilmente liquidabili. Questo in generale. Se poi andiamo nello specifico, qualche eccezione e buona opportunità, anche su scadenze superiori rispetto ai tre mesi, la possiamo individuare: un paio di buone occasioni per chi è disposto a impegnare il suo denaro per un anno e un conto deposito vincolato che offre un 5% per chi non avesse bisogno dei suoi soldi prima di inizio 2026. Ricordate, comunque, che la maggior parte della vostra liquidità, quella che serve per le emergenze e per la manutenzione della vostra vita quotidiana (casa, auto…), deve stare in un deposito libero, sempre pronta all’uso. 

Alessandro Sessa

Direttore Responsabile Altroconsumo Investi