Secondo: anche il mercato Usa ha toccato massimi mai visti prima. E nel suo piccolo anche Piazza Affari, sebbene ancora sotto i valori dei primi anni Duemila, ha ritrovato una tonicità che non vedeva da 15 anni. Non sono, però, queste le notizie che fanno impressione, ma semmai i due record gemelli toccati dal prezzo dell’oro e dal valore del BitCoin. Due “prodotti” per loro natura opposti: il bene rifugio per eccellenza (l’oro) e quello speculativo per antonomasia, il BitCoin, che - nonostante sia nato come protezione dall’inflazione - fin qui ha fatto tanti ricchi e tanti poveri quanti ne fa la roulette. Irrazionalità dei mercati? No: c’è coerenza in questo, c’è un calcolato cerchiobottismo. Se da un lato l’ottimismo spinge le Borse al punto che non sembrano curarsi delle crisi geopolitiche, dall’altro le situazioni conflittuali rendono l’acquisto dell’oro una soluzione ideale, perché abbassa il rischio all’interno di un portafoglio. Il BitCoin? Segue le sue dinamiche: c’è in arrivo l’halving (fatto tecnico che, riducendone l’offerta, ne spinge il valore) e c’è la recente approvazione di prodotti dedicati negli Usa. Ed è anche uno sfogo per chi cerca rendimenti “facili” senza guardare in faccia il pericolo. C’è poi da considerare che nel tira e molla sul taglio dei tassi che verrà (quando sarà? di quanto?) sia l’oro sia il BitCoin hanno tutto da guadagnare, perché entrambi vedono negli alti rendimenti dei titoli di Stato Usa (che rimangono tali nell’incertezza sul futuro dei tassi) il loro più feroce rivale. In altri termini: ancora una volta la mano invisibile di Smith si è dimostrata più razionale del previsto. A voi non resta che ricordarvi tre cose. La prima è che nel lungo periodo ciò che sosterrà il vostro benessere è un investimento diversificato sulle Borse mondiali. La seconda è che l’oro resta un investimento marginale (suggeriamo un 5% massimo del vostro patrimonio). La terza è che, se proprio volete tentare la roulette, le criptovalute devono avere un ruolo ancora più marginale, perché i successi di oggi non devono far dimenticare i bagni di sangue di ieri.
Alessandro Sessa
Direttore Responsabile Altroconsumo Investi
