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La vecchia Europa e le sue eccellenze

La Borsa Usa e il complesso di quelle europee vedono una diversificazione settoriale proporzionalmente diversa.

La Borsa Usa e il complesso di quelle europee vedono una diversificazione settoriale proporzionalmente diversa.

Data di pubblicazione 03 giugno 2024
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La Borsa Usa e il complesso di quelle europee vedono una diversificazione settoriale proporzionalmente diversa.

La Borsa Usa e il complesso di quelle europee vedono una diversificazione settoriale proporzionalmente diversa.

Nei prossimi giorni si tengono le elezioni europee che vedono chiamati alle urne circa 360 milioni di elettori, da Lampedusa alla Lapponia, dalle Azzorre alle coste del Mar Nero e nei dipartimenti d’Oltremare francesi sparsi qua e là per il mondo. 

Gli ultimi anni hanno mostrato come le scelte dell’Ue siano capaci di influenzare la nostra vita di tutti i giorni e come, solo restando uniti, i Paesi europei hanno la possibilità di essere rilevanti nel quadro mondiale. Questo fatto, in qualche modo, è da sempre chiaro ai mercati. Posto che a livello mondiale nessuna Borsa nazionale conta molto e che le Piazze americane da sole valgono per oltre la metà di tutti i listini, oramai Parigi, Amsterdam, Francoforte, Milano e Madrid, solo per citarne alcune, sono viste solo come una parte del panorama delle Borse dell’Eurozona. Ma quali sono le particolarità di questa “Eurozona”? Vediamola al confronto con il mercato Usa: se da noi i settori principali sono quello finanziario (pesa per circa un quinto della capitalizzazione di Borsa), seguito da industriale, beni di consumo voluttuari e informatica, Oltreoceano protagonista è il settore tecnologico, che pesa per circa il 30% del listino, seguito da finanziari, salute e beni di consumo voluttuari. Tutti molto meno rappresentati (valgono ognuno meno del 15% del listino). Questo, in tempi in cui l’intelligenza artificiale scalda gli animi spingendo i titoli tecnologici, spiega in parte come mai, recentemente, la performance di New York sia stata superiore a quella dei listini del Vecchio Continente. Ciò non significa che la nostra economia non sia in salute, ma solo che è meno attiva in settori di punta e alla moda e dunque offre spazio a investimenti “tranquilli”, dai rendimenti meno brillanti, ma anche dai rischi meno marcati. È uno dei motivi per cui preferiamo puntare sull’economia Ue attraverso i bond che approfittano di questa forza rassicurante (nonché della prospettiva di un calo dei tassi, vedi all’interno) e spiega perché, per la parte più speziata delle nostre strategie, abbiamo preferito un mix di azioni e bond Usa. Ogni area geografica va valorizzata per le sue eccellenze.

Alessandro Sessa

Direttore responsabile Investi