In questo contesto ci preme riportare alla vostra attenzione due cose a tema tasse. La prima è, che, al di là delle novità che vedranno la luce nei prossimi mesi, stiamo attendendo da diverso tempo che vada in porto la revisione del sistema tributario. Le linee guida di questa revisione sono state scritte in una legge delega dell’agosto 2023 e tra di esse vi è una novità molto importante per gli investitori: il superamento della distinzione tra redditi di capitale e redditi diversi. Sembra una mera questione di nomi, ma nella sostanza si cela la possibilità di pagare meno tasse sui vostri investimenti. Oggi potete sfruttare eventuali perdite subite in passato (il fisco le chiama “minusvalenze”) per farvi scontare le tasse solo su alcuni guadagni, quelli che lo Stato chiama “redditi diversi”. Altri guadagni (pensiamo ai dividendi o ai proventi della vendita di fondi comuni) non hanno questa possibilità perché lo Stato li chiama “redditi di capitale”. E per lo Stato “redditi di capitale” e “redditi diversi” sono mele e banane, frutti diversi che non si confrontano tra loro. La legge delega prevede che questa distinzione cada a beneficio dei risparmiatori, e si tratta di un provvedimento che attendiamo da molto tempo e del quale torneremo a parlare quando le cose saranno più chiare. Il secondo aspetto fiscale da ricordare riguarda sempre minusvalenze e plusvalenze, in particolare un aspetto pratico da tenere presente. Le minusvalenze dopo quattro anni dalla realizzazione scadono, il che significa che da qui a dicembre scadranno le minusvalenze che avete maturato nel 2020. Controllate, quindi, se ne avete in sospeso e affrettatevi a sfruttarle entro dicembre, seguendo i consigli che trovate qui. Insomma, in autunno si parla di tasse, tema che può avere più facce: mettere le cose a fuoco sulla propria situazione è l’occasione per trarre qualche beneficio.
Alessandro Sessa
Direttore responsabile Investi