Al di là degli usi più o meno professionali, la cosa che salta all’occhio è la velocità alla quale abbiamo corso in pochi anni. È possibile che fra non molto verranno stravolti il nostro modo di lavorare e quello di vivere, con ricadute anche al di fuori del mondo della tecnologia. Già ora, solo per fare un esempio, c’è un ampio dibattito sui consumi elettrici dei data center che fanno girare i programmi di intelligenza artificiale: sembra siano elevatissimi, in grado di avere un forte impatto sui prezzi dell’elettricità, e quindi, in parte, sulle prospettive dell’inflazione Usa, uno degli elementi che ha guidato gli elettori nelle recenti elezioni, visto che l’amministrazione democratica è stata giudicata da molti come responsabile del carovita. In un’ottica di più lungo periodo, la fame di energia potrebbe portare a nuovi investimenti nel settore e a nuove centrali. Un effetto a catena che è solo un riflesso tra quelli generati dalle mille sfaccettature del progresso delle nuove tecnologie. In questo numero affrontiamo anche altri temi, come il settore dei giochi, della produzione di microchip e le criptovalute. A livello un po’ più alto, se avete seguito i nostri consigli, dovreste esservi già posizionati sui mercati (primo tra tutti New York) più aperti alle novità, sia acquistando Etf dedicati alle varie Borse, sia con singoli titoli che hanno permesso di approfittare di questo buon momento della tecnologia. Non dimenticate, però, che i prezzi sono saliti molto e che non sono escluse prese di beneficio e cali di entusiasmo. Il rischio di incidenti c’è, ma lo potete affrontare a testa alta se avete investito in maniera coerente con l’orizzonte temporale (lungo, alcuni anni) richiesto dagli investimenti azionari. In tal caso il futuro e le sue sfide non dovranno farvi troppa paura.
Alessandro Sessa
Direttore responsabile Investi