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Trump è stato il quarantacinquesimo presidente Usa e ora entra in carica come quarantasettesimo.

Trump è stato il quarantacinquesimo presidente Usa e ora entra in carica come quarantasettesimo.

Data di pubblicazione 20 gennaio 2025
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Trump è stato il quarantacinquesimo presidente Usa e ora entra in carica come quarantasettesimo.

Trump è stato il quarantacinquesimo presidente Usa e ora entra in carica come quarantasettesimo.

Dal 20 gennaio Trump è il quarantasettesimo presidente degli Stati Uniti, dopo avere già prestato servizio come quarantacinquesimo. Di questo ritorno si parla da mesi, ma solo ora si entra nel vivo delle sue conseguenze e solo ora vedremo quali e quante promesse, tra tutte quelle che ha fatto, Trump sarà in grado di mantenere. 

Sono possibili molti colpi di scena per quella che, piaccia o meno, è rimasta l’unica superpotenza globale in grado di influenzare le nostre vite e le nostre economie. Sopra tutto è il tema del dollaro Usa. Visto che l’economia americana tiene e che l’inflazione Usa deve essere ancora strettamente monitorata, i tagli ai tassi della Fed potrebbero essere meno incisivi di quanto immaginato solo qualche tempo fa, con la conseguenza che gli investitori continueranno a preferire i buoni rendimenti offerti dal Tesoro Usa, rispetto a quelli offerti dai titoli di Paesi con situazioni finanziarie meno brillanti. Morale, stiamo andando in una direzione in cui è probabile che il dollaro resti forte rispetto alle altre valute, soprattutto emergenti. Ciò non farà piacere a Trump perché penalizza gli esportatori Usa, per cui prevediamo tensioni sul mercato dei cambi e una loro crescente politicizzazione che ne renderà meno prevedibili i movimenti. La conseguenza è che gli investimenti fuori dall’eurozona e dagli Usa potrebbero non premiare sul fronte valutario (e ciò penalizza soprattutto gli investimenti in bond esteri, perché le azioni recuperano più facilmente). Che dire poi, appunto, delle azioni? Con un rendimento da dividendo che è meno di un terzo rispetto a quello del titolo decennale americano anche la Borsa di Wall Street rischia di avere una marcia in meno. Sarà cruciale, per attrarre gli investitori, che il clima economico resti favorevole agli affari e capace di sostenere margini di profitto e prospettive future. Sotto questo aspetto una mano viene dal boom delle nuove tecnologie, ma anche dalla capacità che avrà (o non avrà) Trump di mantenere alcune sue promesse di minori regole. Ovviamente potrebbe esserci un prezzo da pagare sotto forma di maggior rischio. Comunque vada, la centralità degli Stati Uniti nel mondo e nei vostri portafogli risulta confermata anche sotto il quarantasettesimo presidente. Che poi potrebbe non essere così diverso dal quarantacinquesimo.

 

Alessandro Sessa

Direttore responsabile Investi