News Opinione

L'ora più buia?

gli Usa imporranno dazi nella misura del 25% su diverse merci importate dall’Europa.

gli Usa imporranno dazi nella misura del 25% su diverse merci importate dall’Europa.

Data di pubblicazione 03 marzo 2025
Tempo di lettura: ##TIME## minuti

condividi questo articolo

gli Usa imporranno dazi nella misura del 25% su diverse merci importate dall’Europa.

gli Usa imporranno dazi nella misura del 25% su diverse merci importate dall’Europa.

Dopo aver dichiarato guerra (commerciale) a Messico, Canada e Cina, ora Trump sta per aprire il fronte con l’Unione europea. La formula è più o meno la stessa: gli Usa imporranno dazi nella misura del 25% su diverse merci importate dall’Europa. 

I dettagli non sono noti, ma Trump ha fatto capire che nella sua mente l’Unione europea è nata per “fregare” gli Usa, per cui cercherà di porre un rimedio alla situazione commerciale tra le due sponde dell’Atlantico. Si tratta di una notizia ampiamente annunciata, e infatti le cancellerie del Vecchio continente stavano da tempo cercando di portare Trump a più miti consigli, per esempio promettendo un aumento di spese militari per alleggerire la Casa Bianca dal costo necessario al ruolo di garante della pace in Europa. Ma questo non è bastato. Trump sembra aver dottato una strategia finalizzata a dividere i Paesi europei, partendo da un nuovo piano di relazioni (basato su trattamenti di favore) con la Gran Bretagna, che dell’Europa non fa più parte. L’annunciata guerra commerciale rischia di far calare la crescita mondiale e di far arrivare fiammate inflazionistiche un po’ ovunque. Molto dipende da come questa situazione sarà gestita, ma è interessante notare a questo punto due fenomeni contrapposti. Uno atteso, l’altro per certi versi sorprendente. Quello atteso è il rafforzamento dell’oro, che si sta verificando da qualche mese, con prezzi che possono apparire folli, specie se si pensa che il rallentamento del calo dei tassi (rispetto a quanto si immaginava) può rendere i titoli di Stato con le loro cedole più attraenti dell’oro infruttifero. Il fenomeno inatteso è stato il calo del BitCoin di settimana scorsa: stava volando sulla scia del favore per le cripto da parte di Trump, poi ha perso terreno perché i mercati hanno iniziato a percepire un contesto economico più rischioso. Ora le ultime dichiarazioni di Trump sulla creazione di riserve nazionali in criptovalute gli ha ridato smalto. Ma queste oscillazioni ci ricordano che, nonostante la nomea di bene rifugio dall’inflazione, il BitCoin resta pur sempre un asset molto rischioso. Gli investitori devono preoccuparsi? Come si vede dalla forte ripresa di questo lunedì non è detto che per il BitCoin sia arrivata l’ora più buia. Potremmo però essere arrivati al momento cruciale per capire il suo futuro.

 

Alessandro Sessa

Direttore responsabile Investi