Prezzo al momento dell’analisi (3/9/2024): 19,25 euro
Consiglio: mantieni
Nel 1° semestre Endesa (Isin ES0130670112) ha registrato un utile per azione di 0,76 euro, in calo del 9% annuo, penalizzato dal crollo dei ricavi (-20,6%), in seguito sia al calo delle tariffe all'ingrosso dell'energia elettrica (-56%) e del gas (-20,6%) sia alla contrazione della domanda. Il buon controllo dei costi le ha permesso comunque di aumentare i margini e l'utile generato nel secondo trimestre (+74% rispetto al trimestre precedente). Il gruppo ha stretto ora un'alleanza con Masdar, filiale di Taqa, il gruppo degli Emirati Arabi Uniti che aveva già tentato senza successo un'Opa sulla connazionale Naturgy. Con questa operazione Endesa vende una capacità installata di 2 gigawatt (quasi l'80% della sua attuale capacità fotovoltaica) e si prepara all’eliminazione del nucleare in Spagna, prevista per il 2035, che la lascerà con un buco significativo nella sua capacità di generazione: il 19% dell'attuale capacità installata e il 50% dell'energia generata nella prima metà dell'anno è di origine nucleare, contro il 40% delle rinnovabili e il 10% della termica. L'intenzione di Endesa è, in effetti, di utilizzare i proventi di questa vendita per incrementare i suoi investimenti sia nelle reti sia nella generazione elettrica in Spagna, per cui Masdar mostra grande interesse e per cui dispone di abbondanti risorse finanziarie.