La settimana delle Borse: avanti nonostante tutto

settimana delle borse 1585
settimana delle borse 1585
Quasi indifferenti alle numerose incognite sui mercati, le Borse Usa inanellano un’altra settimana positiva, così che Wall Street con un +1% registra nuovi record confortata dai dati macroeconomici che confermano i progressi dell’economia a stelle e strisce. Ancora più netto il rialzo del Nasdaq (+3,3%), trascinato dal +4% del settore semiconduttori (spicca l’eccezione di Intel, vedi più avanti). Anche l’Europa mette a segno un progresso (+3,6% l’indice dei principali 50 titoli dell’eurozona), e perfino la Francia, nel bel mezzo di una crisi politica, riesce a mettere a chiudere in positivo (+1,3%) seppur a ritmi più lenti rispetto alle colleghe europee. Tra le poche Borse a chiudere la settimana in rosso c’è quella sudcoreana, dopo il tentativo, durato poche ore, di instaurare un regime marziale, ma la reazione dei mercati è stata contenuta. A livello settoriale, spicca quasi a sorpresa il settore auto (+6,6%) nonostante abbia continuato a tenere banco la questione Stellantis (12,95 euro, Isin NL00150001Q9). Dopo lo scivolone di lunedì, perfino questo titolo ha recuperato a gran ritmo e chiude la settimana con un +3,3%. Mantieni.
In questo contesto, abbiamo rivisto le nostre strategie di investimento che vedono un ridimensionamento della componente azionaria. Anche a livello di singoli titoli, preferiamo in alcuni contesti adottare una posizione maggiormente prudenziale. È il caso, in particolare, di Telefônica Brasil (8,52 Usd, Isin US87936R2058). In sé i conti sono positivi (fatturato +7% e utile per azione +14% nel 3° trimestre) e la società gode di buona salute, ma il prezzo del titolo, tenendo conto anche del cambio, non rispecchia un andamento altrettanto positivo, per questo preferiamo consigliarti di vendere e reinvestire il ricavato su altri titoli.
A sorpresa, l'amministratore generale di Intel si è dimesso. Il colosso americano sta pagando i ritardi e il superamento dei costi per l’attuazione dell’ambizioso piano strategico che avrebbe dovuto renderlo un gigante nella produzione di semiconduttori accanto al colosso taiwanese TSMC. In più, Intel ha perso preziose quote di mercato a favore di concorrenti più innovativi. In particolare, nel redditizio settore dei processori per server è stata superata da Nvidia, i cui chip grafici si sono rivelati più adatti alla formazione di modelli di intelligenza artificiale generativa. I nuovi vertici avranno, quindi, il difficile compito di imprimere un nuovo dinamismo alle attività e ridare lustro al gruppo. Da quando il vertice era entrato in carica, a inizio 2021, il titolo ha perso oltre la metà del suo valore, tanto che oggi la capitalizzazione di Intel (numero delle azioni per il loro prezzo) è più di 30 volte inferiore a quella di Nvidia (142,44 Usd; Isin US67066G1040; mantieni). Ma l’uscita del vertice non ha certo contribuito a far recuperare il titolo: Intel (20,92 Usd, Isin US4581401001) ha perso il 13% questa settimana. In attesa dei prossimi sviluppi strategici, limitati a mantenere.
Per un vertice che va, uno che arriva: Campari ha affidato la guida del gruppo a un nuovo amministratore delegato, dopo tre mesi di “navigazione a vista” in seguito alle dimissioni del precedente manager. L’arrivo del nuovo vertice, finora esterno al gruppo ma con una lunga esperienza nel settore, ha portato il titolo (6,27 euro, Isin NL0015435975) a segnare un soddisfacente +10,4% settimanale. Mantieni.
L'azionista di controllo di Shedir Pharma (4,86 euro; Isin IT0005379620) ha lanciato un'offerta pubblica di acquisto al prezzo di 4,9 euro per azione. Se avevi seguito i nostri consigli di acquistare il titolo a ottobre 2022 (Investi n° 1479) e aprile 2023 (Investi n° 1507), il prezzo di Opa rappresenta per te un guadagno, rispettivamente, del 36% e del 16,7%. Il nostro consiglio è di aderire all’Opa, non solo per il guadagno realizzato ma anche perché l’obiettivo dell’offerta è l'acquisizione dell'intero capitale sociale e il conseguente ritiro del titolo dalla quotazione a Piazza Affari; potresti, quindi, trovarti in mano un titolo di cui faresti fatica a liberarti. Non ti consigliamo di vendere in Borsa: il prezzo è leggermente inferiore, inoltre dopo il lancio dell’Opa gli scambi sono quasi nulli. Per aderire all’Opa, hai tempo fino al 10 gennaio ma ti consigliamo di contattare la tua banca il prima possibile: a volte gli intermediari pongono tempistiche più strette.
@Antonino Sì acquistando oggi le azioni di risparmio Telecom Italia (0,28 euro, Isin IT0003497176) avresti diritto anche ai dividendi dei due anni passati, che non sono stati distribuiti. Perché questo avvenga, però, la società deve tornare in utile, inoltre il dividendo da solo non è un motivo sufficiente per acquistare. Mantieni.
@Stefano Il dividendo che sarà pagato il prossimo 14 gennaio da National Grid (958,20 pence, Isin GB00BDR05C01) è già stato staccato il 21 novembre. Se quindi vendi entro fine anno, per compensare le minusvalenze, non perdi il diritto al dividendo. Il nostro consiglio su National Grid, però, è mantieni.
@Vittorio Come abbonato a Investi non paghi il bollo per gli investimenti fatti con tutte e tre le principali piattaforme di fondi (Fundstore, Online Sim, FondiOnline). I dettagli delle condizioni per ottenere questo sconto li trovi qui: https://www.altroconsumo.it/investi/vantaggi-per-gli-abbonati/condizioni-esclusive
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