La settimana delle Borse: alta volatilità

settimana delle Borse 1598
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La settimana appena conclusa è stata l’emblema della forte volatilità che sta sempre più caratterizzando i mercati. Già l’alternarsi dei botta e risposta sul fronte dei dazi ha preoccupato gli investitori, non solo per l’effetto diretto su vendite e prezzi ma anche per il clima di incertezza, che incide sugli indici di fiducia e frena anche famiglie e imprese su consumi e investimenti. A questo, e alla situazione geopolitica internazionale che, come per i dazi, alterna tensioni e schiarite, si sono aggiunte le dichiarazioni di Trump secondo cui l’economia Usa “potrebbe affrontare una fase di transizione”, sdoganando, di fatto, l’idea di una possibile recessione. Tutto questo ha scatenato il “terremoto” delle Borse di lunedì scorso, di cui ti abbiamo già dato conto sul nostro sito. Pur con qualche ripresa nei giorni successivi, grazie anche ai dati sull’inflazione che hanno evitato ulteriori brutte sorprese ai mercati, il bilancio settimanale è rimasto negativo per gli Usa (-2,3% l’indice S&P500, -2,4% il Nasdaq). L’eurozona limita i danni, ma resta anch’essa in negativo con un -1,2%.
Le "Magnifiche Sette" (Apple, Microsoft, Alphabet, Amazon, Nvidia, Meta e Tesla) hanno perso complessivamente circa 2.100 miliardi di dollari di valore azionario, con un calo medio del 13%, dal 20 gennaio, cioè il giorno dell'insediamento di Trump (-5,5% nella sola giornata di lunedì scorso). Quasi paradossalmente, sono le azioni Tesla ad aver subito il calo maggiore (-42% da gennaio, oltre -15% nella giornata di lunedì) dopo l'ingresso di Elon Musk nell'amministrazione Trump. I nostri consigli non cambiano: vendi Tesla (249,97 Usd, Isin US88160R1014), che secondo noi resta cara, puoi invece acquistare Microsoft (388,56 Usd, Isin US5949181045) e Amazon (197,95 Usd, Isin US0231351067). Mantieni le altre 4 “magnifiche”.
Nemmeno le small cap americane, cioè le società più piccole, sono risparmiate (-10% in media). È un dato da non sottovalutare: vista l’elevata esposizione degli americani sugli investimenti azionari, un calo di Borsa significa flessione della loro ricchezza, e questo si può ripercuotere sui consumi, e quindi sulla crescita. Ecco perché, nell’analisi sull’andamento di lunedì che trovi sul sito, ti abbiamo dato anche dei consigli su come gestire al meglio i tuoi investimenti anche in questa situazione.
Pur in questo contesto internazionale incerto, le banche italiane continuano le “grandi manovre”. Gli azionisti di Anima hanno tempo fino al 4 aprile per aderire all’Opa lanciata da Banco Bpm (9,95 euro; Isin IT0005218380), che offre 7 euro per ogni titolo Anima. L’esito positivo è praticamente scontato, dato che alcuni soci di peso hanno già garantito la loro adesione. A questo punto, potrebbe essere in forse l’Ops di Unicredit su Banco Bpm. In attesa di sviluppi, mantieni Banco Bpm. Unicredit (52,7 euro; Isin IT0005239360) ha, invece, ottenuto il via libera dalla Banca centrale europea per salire al 29,9% di Commerzbank. Stando alle dichiarazioni, Unicredit non vorrebbe esercitare diritti di nomina dei vertici. Inoltre, almeno per ora, non avrebbe chiesto l’autorizzazione per un’eventuale fusione o acquisizione futura del gruppo tedesco. Per il momento mantieni ancora il titolo.
All’interno di un settore auto in rosso (-2,4%), Volkswagen (109,7 euro, Isin DE0007664005) limita i danni a un -1,2% grazie ai risultati 2024 in linea con le aspettative. L'utile operativo è superiore alle previsioni, ma l'utile netto è sceso del 33% a causa sia della deludente performance in Cina, sia dei costi per gli investimenti nell'elettrificazione. Per il 2025, Volkswagen prevede consegne simili a quelle del 2024, con una crescita delle vendite limitata al 5%. Il margine operativo è previsto tra il 5,5% e il 6,5% (5,9% del 2024 e 7% nel 2023). Queste previsioni prudenti riflettono le sfide che il gruppo deve affrontare. Abbiamo limato le stime, ma il consiglio non cambia: acquista.
L’americana Radius Recycling (Isin US8068821060) ha raddoppiato il suo prezzo a 27,81 Usd dopo la notizia di un'offerta di acquisizione da parte di Toyota Tsusho America. Il prezzo proposto è di 30 Usd per azione, con un sovrapprezzo del 115% rispetto al prezzo di Borsa prima dell’annuncio dell’offerta. L'operazione si concluderà nella seconda metà del 2025. Fino ad allora, ti consigliamo di non vendere più il titolo, ma di mantenerlo.
@Elio Siamo positivi sul titolo Anglo American (2.313 pence, Isin GB00B1XZS820, acquista), per cui puoi considerare anche l’opzione di farti pagare il dividendo in azioni. La procedura è, però, un po’ più complicata, devi chiedere la documentazione alla tua banca. La scelta più semplice è farti pagare il dividendo in contanti.
@Federico Le azioni a voto maggiorato attribuiscono più voti per ogni singola azione solo a chi le detiene per almeno due anni. Se un azionista matura questo diritto, ma poi cede le azioni, il nuovo azionista che subentra al vecchio tornerà ad avere un solo voto per azione. In altre parole, è una sorta di “premio fedeltà”.
@Renato La riduzione del capitale di Telefonica Brasil (8,84 Usd, Isin US87936R2058) riguarda una quota marginale del capitale della società, e nella pratica funzionerà un po’ come un dividendo: ogni azionista riceverà un pagamento proporzionale al numero di azioni. Il nostro consiglio sul titolo, comunque, è di vendere.
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