Eni: trattative su Plenitude, ma...

Eni, trattative su Plenitude
Eni, trattative su Plenitude
L’accordo annunciato questa mattina prevede che Eni tratti in esclusiva con il fondo di investimento Ares Alternative Credit Management per la possibile cessione del 20% di Plenitude.
Il titolo Eni (Isin IT0003132476) non ne sta, tuttavia, beneficiando: al momento in cui scriviamo, le 11 di oggi mercoledì 15 maggio, segna un calo dell’1% a 13,3 euro, peggio del -0,5% di Piazza Affari nel suo complesso. Come mai?
Primo: per quanto positiva, la notizia non era inaspettata. Già in passato, Eni ha ceduto altre quote di Plenitude (ad esempio a dicembre 2023), nell’ambito di una strategia che la vede cedere quote di minoranza in diverse attività per ottimizzare l’utilizzo del capitale.
Secondo: la valutazione della società su cui si basano le trattative (tra 9,8 e 10,2 miliardi di euro) è in linea con le indiscrezioni già circolate nei mesi scorsi, quindi non rappresenta una particolare sorpresa che possa dare sprint al titolo.
Ultimo, ma non ultimo, c’è il fatto che la notizia è arriva in un contesto di prezzi del petrolio in calo: la flessione della quotazione dell’oro nero sta pesando, oggi, un po’ su tutto il settore, e anche sul titolo Eni ha avuto un peso maggiore rispetto alla notizia delle trattative, che come ti abbiamo detto non ha portato con se grandissime sorprese.
Che fare quindi? Sulla base delle stime attuali (utile per azione di 1,4 euro nel 2025 e 1,65 euro nel 2026) il titolo è correttamente valutato, lo puoi mantenere.
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