Ldc: anche i polli volano alto come le aquile

Le azioni del produttore francese di pollame (e non solo) sono salite discretamente dal nostro consiglio dello scorso dicembre.
Le azioni del produttore francese di pollame (e non solo) sono salite discretamente dal nostro consiglio dello scorso dicembre.
Nel n° 1587 siamo tornati all’acquisto della francese Ldc (88,5 euro al 17/6; Isin FR001400SF56) che produce carne di pollo ed è attiva nel settore della ristorazione. Il prezzo, quando ne parlammo nel n° 1587, era di 70 euro (67,9 euro quando il testo è uscito online) e secondo noi poteva valere una piccola scommessa per il lungo periodo nella speranza che il mercato smettesse di sottovalutarla. Siamo tornati a occuparcene nel n° 1603 quando era salita a 76,4 euro (76,6 quando il testo è uscito online) dopo la pubblicazione dei dati preliminari. Ora il titolo è salito ancora, ottenendo una discreta spinta nell’ultima parte del mese di maggio.
Come mai? Sono usciti i dati definitivi. Nell’anno 2024-25 (chiuso a fine febbraio) ha visto una forte crescita dei volumi venduti (+8,3% rispetto all'esercizio 2023-2024), oltre quanto registrato nel 2021-2022, prima della crisi legata all'influenza aviaria. Il fatturato ha, quindi, superato l’obiettivo di 6,2 miliardi di euro fissato per l’anno raggiungendo quota 6,32 e poco importa che ci sia stato un calo dell’Ebitda del 6,8% a causa di un effetto prezzo sfavorevole e costi operativi in aumento perché la società ha percepito tutto questo come in linea con i target (e con essa lo ha percepito pure il mercato): Ldc prevede, infatti, di centrare i traguardi del piano strategico 2026-2027 già entro l’esercizio 2025-2026, superando i 7 miliardi di euro di fatturato e raggiungere un Ebitda di circa 560 milioni. Inoltre, ha annunciato l’acquisto di Pierre Martinet, rafforzando l’offerta di piatti pronti freschi e vegetali, in linea con il piano strategico 2026-2027.
Per l’anno 2025/26 ci attendiamo un utile per azione di 7,9 euro che saranno 8,5 l’anno successivo. Si tratta di attese in linea con gli analisti. A livello di multipli il titolo, nonostante la crescita, è in linea col mercato. Ma proprio perché è cresciuto molto pensiamo che non sia più il momento di acquistarlo per cui il consiglio passa da acquista a mantieni.
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