Intesa Sanpaolo (5,162 euro al 4/08/2025; Isin IT0000072618) ha chiuso il miglior semestre della sua storia. Il risultato netto dei primi sei mesi del 2025 si è attestato a 5,2 miliardi di euro, con una crescita del 9,4% rispetto allo stesso periodo del 2024, trainato principalmente dal livello record delle commissioni nette e dell’attività assicurativa. Queste ultime sono cresciute rispettivamente del 4,7% e del 2,1% su base annua.
La redditività del gruppo si è mantenuta su livelli di eccellenza, con un ROE annualizzato pari al 20% - vedi qui https://www.altroconsumo.it/investi/lexicon/r/roe-netto la spiegazione - e un dividend yield superiore al 7% - vedi qui https://www.altroconsumo.it/investi/lexicon/d/dividend-yield la spiegazione. Questi risultati sono stati ottenuti anche grazie a una gestione efficiente dei costi.
In crescita anche la solidità patrimoniale: il CET1 ratio è aumentato da inizio anno, nonostante l’impatto delle nuove regole di Basilea 4 e l’avvio del programma di riacquisto di azioni da 2 miliardi di euro.
Guardando al futuro, le stime di utile netto per l’intero 2025 sono state corrette al rialzo, anche grazie alle azioni previste nel quarto trimestre per rafforzare ulteriormente la redditività strutturale. Tali azioni includono il contenimento dei costi tramite l’uso della tecnologia, il progressivo rinnovamento del personale e una maggiore efficienza operativa, oltre alla crescita attesa dei ricavi derivanti da commissioni, attività assicurativa e margine di interesse.
Inoltre, la banca ha confermato la volontà di distribuire un acconto sul dividendo 2025 da distribuire a partire da novembre 2025. Il nostro consiglio, nonostante la revisione delle stime, non cambia: mantieni.