Mediobanca: l’assemblea dice no a Banca Generali

Risiko bancario
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La vicenda che coinvolge Mediobanca e Monte dei Paschi di Siena (MPS) rappresenta uno dei capitoli più caldi del consolidamento del settore bancario italiano nel 2025.
Dopo il rifiuto da parte di Mediobanca dell' offerta pubblica di scambio di Mps, definita ostile e non concordata e che, secondo Mediobanca, avrebbe come conseguenza un complicato progetto di ristrutturazione, la tensione nel settore resta alta.
Mediobanca ha infatti parlato dell'offerta di MPS come priva di razionale industriale e con un corrispettivo non congruo, mentre Monte Paschi continua la sua offensiva per acquisire un ruolo di maggiore controllo nel gruppo milanese.
Il capitolo più recente di questa complessa partita si è giocato oggi durante l’assemblea di Mediobanca, durante la quale è stata respinta l’offerta di Piazzetta Cuccia su Banca Generali. L'assemblea degli azionisti, che si è svolta in anticipo rispetto a quanto programmato settimane addietro, vedi qui per avere maggiori dettagli, ha bocciato la proposta del proprio Consiglio di Amministrazione di acquisire Banca Generali, con solo il 35% dei voti a favore, 10% contrario e un significativo 32% di astenuti.
Tra questi ultimi spiccano nomi come Delfin e alcuni grandi investitori istituzionali, coinvolti a vario titolo nelle più recenti vicende bancarie.
La decisione è stata definita dall’attuale dirigenza come una "opportunità mancata" per la crescita e trasformazione di Mediobanca, sottolineando un evidente conflitto di interesse da parte di alcuni azionisti che hanno anteposto altri interessi italiani a quelli della banca stessa.
Mediobanca aveva lanciato questa mossa su Banca Generali nel tentativo di contrastare l'offensiva parallela e non concordata del Monte Paschi su Piazzetta Cuccia. Il progetto avrebbe permesso di rompere il legame tra il gruppo assicurativo Generali e la banca milanese, riducendo la scalabilità di Mediobanca e la sua appetibilità per grandi soci come il Gruppo Caltagirone e Delfin, in diretta correlazione con le strategie di Monte Paschi.
In sintesi, oggi l'assemblea ha dichiarato decaduta l'offerta, chiudendo per ora la possibilità di questa acquisizione difensiva e mantenendo una situazione di incertezza nel panorama finanziario italiano, dove le parti continuano a muoversi in una partita ben lontana dall’essere chiusa.
La notizia non è piaciuta molto ai mercati, che hanno punito sia Mediobanca (21,07 euro nel momento in cui scriviamo), sia Monte Paschi (8,13 euro nello stesso momento). Il calo, contenuto a poco più dell’1% per entrambi i titoli rispetto a ieri, non ci fa cambiare il nostro giudizio.
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