Snam, buona resilienza dopo lo stop all'acquisizione
Snam, stop all'acquisizione di Open Grid Europe
Snam, stop all'acquisizione di Open Grid Europe
A circa due settimane dall’inattesa battuta d’arresto per i piani di espansione di Snam, il titolo (Isin IT0003153415) non sembra aver particolarmente sofferto in Borsa: dopo un piccolo passo indietro, ha anzi ripreso a crescere, seppur non a ritmi serrati. Ma facciamo un passo indietro: l’acquisizione di circa un quarto del capitale di Open Grid Europe, il principale operatore indipendente di gasdotti in Germania, è sfumata a un passo dal traguardo. L’operazione era stata annunciata lo scorso aprile (vedi Investi n° 1602), ma a metà novembre Snam e il potenziale venditore Infinity Investments, società interamente controllata da Abu Dhabi Investment Authority ("ADIA"), hanno annunciato di aver “annullato” (in termini tecnici, risolto) il contratto. Il motivo? In estrema sintesi, il fatto che Snam non sia riuscita a convincere le Autorità tedesche adibite al controllo e all’autorizzazione delle operazioni che implicano l’ingresso di operatori esteri in settori “sensibili”. Lo smacco non è da poco: non solo per il valore economico (si parlava di circa 920 milioni di euro), ma anche a livello strategico, perché avrebbe rappresentato, per Snam, una porta d’ingresso verso il principale mercato continentale e un puntello al progetto di un corridoio energetico dal Mediterraneo al Nord Europa. In ogni caso, Snam ostenta ottimismo, dichiarando che lo stop all’operazione non intacca le previsioni del gruppo sull’utile del 2025 (1,4 miliardi, cioè 0,41 euro per azione, in linea con le nostre stime). E il mercato, come già detto in precedenza, sembra aver dato credito a questo ottimismo, visto l’andamento del titolo. D’altronde, i primi nove mesi del 2025, pur senza Open Grid Europe, ha mostrato utile industriale e utile netto in crescita, rispettivamente, del 6,6% e del 10%, grazie alla domanda di gas in crescita del 2%. Oltre alle stime sull’utile 2025, confermiamo anche le stime sull’utile 2026 (0,41 euro per azione) e sull’utile 2027 (0,42 euro per azione). Confermiamo anche la nostra valutazione sull’azione (correttamente valutata) e il consiglio. Mantieni.