Certificate sulle banche: istruzioni per l'uso

Certificate: istruzioni per l'uso
Certificate: istruzioni per l'uso
Di recente abbiamo consigliato un certificate sulle banche. Questo certificato ha la caratteristica di essere un autocallable, dunque qualora si dovessero verificare le condizioni per il rimborso anticipato, quest'ultimo scatterà in automatico, a differenza di quanto avviene con un softcallable, con il quale l'emittente ha la facoltà, ma non l'obbligo, di richiamare il prodotto.
La condizione per essere richiamato automaticamente è quella che tutti i sottostanti quotino ad un valore superiore al trigger level di rimborso. Questo trigger level è uguale a giugno al 100% del fixing iniziale, ma successivamente decresce del 3%, e quindi sarà uguale al 97% del fixing iniziale a luglio, al 94% ad agosto… e così via. È chiaro che con una tendenza dei mercati rialzista è molto probabile che questo certificato venga rimborsato anche nel giro di pochissimo tempo, potenzialmente anche in soli due mesi - a fine luglio. Per questo, compra questo certificate se il prezzo è al massimo 1.010 euro: in questo modo, infatti, se il rimborso arriva già a fine luglio, intascando due cedole, sei comunque in guadagno.
Perché abbiamo indicato questo prodotto anche se potrebbe essere rimborsato a brevissimo? La prima risposta, scontata, è quella che nessuno può prevedere l'andamento dei mercati e l'ultimo periodo ha dimostrato quanto siano volatili e come l'umore sulle Borse possa cambiare veramente in pochissimo tempo.
L’UTILIZZO PER LE MINUS
Un altro motivo è per andare incontro anche a richieste che ci sono pervenute legate all’ottimizzazione fiscale. Sappiamo, infatti, che le cedole e questi certificati sono compensabili fiscalmente, ma le banche operano in maniera diversa le une dalle altre. Se la maggior parte di esse opera con la compensazione immediata, cioè allo stacco della cedola, alcune invece rimandano la compensazione a scadenza, rettificando il prezzo di carico fiscale. Questo crea un problema. Chi ha il conto in una banca che opera in quest'ultimo modo potrebbe trovare difficoltà a sfruttare la compensazione delle minus attraverso le cedole, dovendo rimandare la compensazione alla scadenza. Le minusvalenze, però, potrebbero scadere prima della scadenza naturale del certificato, rendendo quindi inutile l'utilizzo di questi prodotti.
Un certificato come quello sulle banche, che ha una scadenza al 2026, consente di compensare minusvalenze che scadono nel 2026 o negli anni successivi e altri certificati oggi consigliati invece scadono il 2028. In più, la possibilità di rimborso automatico prima del tempo con un trigger level decrescente aumenta la probabilità che questo certificate sia rimborsato anche prima del 2026. Ovviamente esiste ancora l’aleatorietà legata al fatto che non si può essere certi che il rimborso anticipato avvenga entro il 2025, per esempio, e quindi risulta essere più difficile la pianificazione fiscale, ma è un’opportunità in più da sfruttare per cercare di aggirare i limiti della compensazione a scadenza.
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