Quando la piattaforma di crowdfunding raccoglie soldi e poi si quota...

Crowdfundme è stata fondata 11 anni fa.
Crowdfundme è stata fondata 11 anni fa.
Crowdfundme (2,08 euro al 22/4; Isin IT0005353575) ha recentemente fatto sapere che nel 2023 la raccolta di capitali in crowdfunding tramite il suo portale è stata di 33 milioni di euro, in calo dai 39 milioni del 2022. I ricavi sono solo una frazione dei capitali che Crowdfundme ha aiutato a intermediare e sono stati circa 1,79 milioni di euro, contro 1,16 del 2022, quindi con una discreta crescita. Il problema, però, è che sono esplosi pure i costi e lo hanno fatto in maniera più che proporzionale passando a 2,75 milioni da 1,58 di un anno prima. Rilevante è stato il boom dei costi per servizi (da quasi 720.000 euro a oltre 1,2 milioni) e l’aumento degli ammortamenti (cioè i costi spesati su più anni) per immobilizzazioni immateriali, saliti da poco meno di 300.000 euro a circa 680.000. Il risultato finale è stato una perdita di 941.000 euro (era 422.000 euro un anno fa). La società è, comunque soddisfatta, perché se pure l’anno è stato comunque difficile per il calo della propensione al rischio da parte degli investitori è comunque riuscita ad aumentare il fatturato. Il primo trimestre del 2023, però sembrerebbe ben iniziato con un fatturato di 500.000 euro, contro i 340.000 di un anno prima.
Dai conti che vediamo qui a fianco non c’è molto spazio per un consiglio di acquisto sul titolo: le dimensioni di Borsa sono piuttosto piccole (ciò indica un elevato livello di rischio), in più non abbiamo alcuna certezza che la società possa arrivare presto a macinare utili e le dimensioni del mercato italiano del crowdfunding sono comunque relativamente piccole (lo vedi da qui www.crowdfundingbuzz.it/equity-crowdfunding-in-italia-infografica/#) e il livello di competizione è elevato. |
Crowdfundme è stata fondata 11 anni fa. Tra giugno e luglio del 2017 si è finanziata con crowdfunding raccogliendo 278.345 euro. Questa somma era i 9,6% del capitale. Ciò significa che il suo valore era intorno ai 2,9 milioni di euro. Crowdfundme è approdata in Borsa nel 2019 capitalizzando circa 13,3 milioni di euro (inclusi i 2,8 milioni raccolti nell’occasione, il valore per i vecchi azionisti era, quindi, di 10,5 milioni), con un deciso balzo avanti, ma il prezzo è sceso poi al punto che oggi di milioni ne vale meno di 3,6. La cosa non deve stupire: nel corso di questi anni la società non ha certo macinato utili. Se fino al 2019 valeva la promessa di un futuro florido, successivamente la realtà dei conti ha reso sempre più difficile valorizzare questa promessa (almeno in tempi brevi). Agli investitori della prima ora, se hanno venduto al momento giusto, è andata bene. A chi ha comprato al collocamento in Borsa a 9 euro è andata, invece, male. Almeno per ora.
Una prima è che partecipare al primo crowdfunding, anziché a un collocamento successivo, se da un lato espone al rischio di diluizione in caso di successivi aumenti di capitale, da un altro può offrire prezzi più bassi perché la società è ancora poco nota e poco attraente ai più. Il secondo è che, in assenza di bilanci in utile, il successo può arrivare sulla scia delle emozioni e della speranza, ma non è detto che duri, chi ha pagato 9 euro in collocamento ora si trova meno di un quarto di quanto investito. Insomma: non sono investimenti da prendere sotto gamba. E un pizzico di fortuna è sempre un elemento fondamentale nella scommessa.
Abbiamo parlato di questa società qualche mese fa.
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