Intelligenza artificiale: sia promossa e non ostacolata dall’Europa

Lo sviluppo dell'intelligenza artificiale si interseca con problemi diversi, tra cui la protezione dei dati per cui in Europa abbiamo normative molto stringenti.
Lo sviluppo dell'intelligenza artificiale si interseca con problemi diversi, tra cui la protezione dei dati per cui in Europa abbiamo normative molto stringenti.
L’intelligenza artificiale è da tempo sotto i riflettori e solleva, come tutte le rivoluzioni, tanti entusiasmi, ma anche tante perplessità. Ad esempio, c’è chi teme che i consumi energetici remeranno contro la decarbonizzazione del Pianeta, c’è chi teme che il proprio mestiere diventerà presto obsoleto, e ci sono anche tutti i problemi legali legati al copyright dei contenuti web, ma anche alla protezione dei dati e della privacy. Insomma, le rivoluzioni non sono mai tranquille e anche questa non lo sarà, ma come ben sa chi ha letto il nostro recente articolo in cui abbiamo parlato dei problemi dell’industria europea, in ritardo con le innovazioni tecnologiche degli ultimi anni , tutto ciò che ha che fare con la tecnologia è oggi molto importante se si vuole continuare a veder crescere la produttività, che è poi il principale volano della crescita economica di un Paese. Quindi o l’Europa salta sul treno dell’intelligenza artificiale o resterà ancora più indietro. Come abbiamo detto, però, il suo sviluppo si interseca con problemi diversi, tra cui la protezione dei dati per cui in Europa abbiamo normative molto stringenti. Il timore di alcune imprese è che il quadro legale europeo rischi di diventare svantaggioso per le nuove tecnologie, da qui un appello a cui hanno preso parte diverse società (si citano i nomi di: EssilorLuxottica, Prada, Pirelli, Exor Group, l’americana Meta, la svedese Spotify, le francesi Publicis e Criteo…). Il dito è puntato contro le normative europee giudicate frammentate e imprevedibili che potrebbero disincentivare gli sviluppi futuri.
Al di là di quello che si può pensare nel dettaglio delle singole sfide e del problema della protezione dei dati, a differenza di altre novità che negli anni passati sono state molto apprezzate (per esempio il Metaverso), ma che hanno applicazioni comunque limitate, l’Intelligenza artificiale ci sembra un tema su cui scommettere per il lungo periodo. Anche se l’Europa dovesse tirarsi indietro per qualche scrupolo legislativo, il tema resterà dominante e, con ogni probabilità l’uso dell’intelligenza artificiale si imporrà comunque e ovunque, come si è imposta la telefonia mobile o internet. Ti ricordiamo che ci siamo già posizionati da tempo per una scommessa sul settore con l’Etf Wisdomtree artificial intelligence (55,4 euro al 19/9; Isin IE00BDVPNG13) che è tornato all’acquisto nel n° 1565. Da allora il prezzo è sceso, quindi, il consiglio è confermato. Ribadiamo, però, che non va comprato in ottica mordi e fuggi, ma con la consapevolezza che è una scommessa di lungo periodo e che c’è possibilità di alti e bassi e, quindi, di perderci. Notiamo, a margine, che l’Europa, Gran Bretagna inclusa, ci pesa pochissimo (circa il 10%), una conferma delle nostre preoccupazioni.
Quanto alla robotica e all’automazione, confermiamo il mantieni su L&G Robo Global robotics and automation (19,938 euro al 19/9; Isin IE00BMW3QX54), in quanto ci paiono materia meno rivoluzionaria e poi in questo prodotto il peso degli Usa è inferiore.
Per sapere che cosa ne pensiamo, invece, dei diversi settori d'investimento, vai qui.
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