Non solo Unicredit: una nuova stagione di fusioni bancarie

La mossa di Unicredit su Commerzbank ha fatto (ri)partire le speculazioni sulle fusioni tra banche.
La mossa di Unicredit su Commerzbank ha fatto (ri)partire le speculazioni sulle fusioni tra banche.
Perché proprio ora osserviamo questo interesse verso le fusioni tra banche? Ci sono diverse ragioni. La prima è che in Europa, dopo anni di opposizione, le autorità di regolamentazione come la Bce o il Comitato di Basilea vedono con occhio più benevolo le fusioni oltre frontiera tra istituti bancari. Ma, salvo rare eccezioni, il mondo politico non sembra voler incoraggiare questo tipo di operazioni, soprattutto per l’impatto sulla forza lavoro, in un periodo caratterizzato da populismo e nazionalismo. Ad esempio, il governo spagnolo è riluttante ad accettare l'offerta di BBVA per Sabadell.
La seconda è che non ci saranno nuovi cambiamenti in termini di regolamentazione e non è, perciò, più necessaria la prudenza del passato verso decisioni importanti. L’attuazione di Basilea IV, ossia di una serie di riforme complementari che completano e rafforzano il quadro di Basilea III, è in corso e dovrebbe aver luogo tra il 2025 e il 2028.
Terzo, le banche europee mostrano finalmente un elevato livello di solidità, spesso superiore a quelle americane: ciò è stato riconosciuto proprio all’inizio di quest’anno dalla Banca centrale europea, quando la sua presidente Christine Lagarde ha affermato che …il considerevole lavoro svolto negli ultimi anni per rafforzare la resilienza delle banche della zona euro ha dato i suoi frutti…. le banche europee hanno mantenuto forti posizioni di capitale e liquidità, e il coefficiente Common Equity Tier 1 (CET1) delle banche soggette a vigilanza prudenziale si è attestato al 15,6% in totale, vale a dire un livello vicino al suo punto più alto.
Infine, l’ultimo rapporto Draghi ha evidenziato la necessità che l’economia europea si riformi per stare al passo con le aree a più rapida crescita, ribadendo la necessità di cambiamenti profondi nel tessuto economico. Per conseguire ciò è necessaria una maggiore integrazione dei sistemi finanziari e banche più forti e più redditizie per finanziare la ripresa economica, la transizione green, la modernizzazione delle infrastrutture e indirizzare il risparmio verso i migliori investimenti. Da questa prospettiva, le acquisizioni da parte di grandi istituti di credito come Santander, BNP Paribas, Deutsche Bank e UniCredit hanno senso. E in prima battuta potrebbero realizzarsi all’interno dei confini nazionali.
Come in altri settori dell’economia, le fusioni tra banche hanno senso a livello industriale. In primo luogo, perché generano sinergie di costi e ricavi attraverso guadagni di quote di mercato. Questo è uno degli obiettivi della fusione tra UBS e Crédit Suisse che ha dato vita alla prima società di gestione patrimoniale al mondo. Questi obiettivi di sinergia facendo leva sulla complementarietà delle attività si ritrovano nell'acquisizione in corso di negoziazione del asset management di Axa da parte di BNP Paribas, nell'ascesa di Unicredit (che possiede la tedesca HVB) in Commerzbank, nell'acquisizione di Tesco Bank da parte di Barclays e Virgin Money di Nationwide. Le trattative per l'acquisizione di EFG da parte di Julius Bär in Svizzera non hanno avuto successo.
Allo stato attuale, le operazioni sono state effettuate all’interno dei confini nazionali per ragioni regolamentari, per ottenere sinergie e per ridurre il rischio di esecuzione associato a tali operazioni. In secondo luogo, con maggiori dimensioni, le banche europee presenti sui mercati dei capitali e nell'attività di consulenza sono sempre più soggette alla concorrenza delle grandi banche americane.
Société Générale viene spesso citata come possibile bersaglio. Le difficoltà nel rafforzare la redditività e nella crescita (confermate dai risultati semestrali) non giocano a favore della sua indipendenza. ABN Amro è soggetta alla vendita della sua partecipazione da parte del governo olandese. Stessa cosa vale per Commerzbank e Unicredit. Anche le banche nordiche sono candidate al consolidamento, mentre la svizzera EFG era interessata ad una fusione con Julius Bär prima di porre fine alle trattative. Nella nostra selezione consideriamo BNP Paribas come potenziali acquirente.
L’unione bancaria è ancora incompleta: i regolatori vogliono che le banche mantengano i propri asset nel paese per garantire che i depositi siano sicuri e in assenza di un meccanismo unico europeo per risolvere le crisi bancarie, le autorità nazionali conservano un ampio margine di manovra. Va, inoltre, sottolineato che queste fusioni bancarie hanno maggiori probabilità di successo se portano a significative sinergie, in termini di ricavi e costi, difficili, però, da realizzare in assenza, ad esempio, di sovrapposizione delle reti bancarie. Infine, l’influenza dei governi sulle banche locali rimane importante e l’acquisizione di una banca con sede internazionale rischia di porre problemi di sovranità ai governi.
Dall'inizio dell'anno il settore bancario europeo è cresciuto del 20%. A ciò contribuiscono l'aumento dei tassi che rende i prestiti più redditizi (impatto positivo per le banche italiane e spagnole, meno per quelle francesi, delusione per Deutsche Bank), le commissioni per le attività di mercato e gli accantonamenti per i prestiti non rimborsabili nonostante l'aumento dei tassi. Le banche europee hanno quindi visto la loro redditività salire a livelli che non erano stati raggiunti negli ultimi anni. Questo contesto favorevole ha ridotto una (piccola) parte dello sconto di cui soffrivano le banche. Tuttavia, nonostante la solidità delle banche, il settore viene ancora scambiato a 0,8 volte il capitale proprio: timori per l'economia, rischio di spiacevoli sorprese, redditività bancaria talvolta deludente. Ti confermiamo la nostra scommessa speculativa (quindi rischiosa) extra portafoglio (vedi qui per i dettagli) su Spdr Msci Europe Financials (88,99 euro al 25/9; Isin IE00BKWQ0G16) investito nel settore finanziario europeo, con una predominanza per le banche (vedi qui per i dettagli del prodotto).
Attendi, stiamo caricando il contenuto