Il settore finanziario ha corso molto…
Il comparto finanziario europeo vede una valutazione abbastanza resta interessante, ma ha corso molto.
Il comparto finanziario europeo vede una valutazione abbastanza resta interessante, ma ha corso molto.
Con un guadagno di circa un terzo del suo valore, il comparto europeo si via a chiudere il 2025 con un ritmo sostenuto. Questa dinamica si spiega innanzitutto con risultati reddituali solidi (aumento del margine di interesse netto, crescita delle attività legate ai mercati finanziari…), mentre la qualità degli attivi rimane robusta e i coefficienti patrimoniali (indicatori di solidità) sono ampiamente superiori ai requisiti regolamentari.
Inoltre, le valutazioni erano storicamente depresse all’inizio del ciclo (rapporto prezzo utili e prezzo valore contabile tangibile inferiori a quelli delle banche statunitensi), il che ha generato un significativo interesse quando gli investitori hanno riscoperto il settore come sottovalutato.
Le banche italiane e spagnole figurano tra i principali vincitori in Europa, con rialzi intorno al 100% e oltre per le spagnole BBVA e Santander. In Italia, i movimenti di consolidamento tra istituti hanno sostenuto le quotazioni azionarie. Monte dei Paschi di Siena ha completato l’acquisizione di Mediobanca.
Anche le compagnie assicurative come Axa, Allianz e Aegon hanno pubblicato risultati di buona qualità, caratterizzati da un rifocalizzarsi su un numero più limitato di attività e dalla capacità di aumentare i prezzi.
Il comparto finanziario europeo vede una valutazione abbastanza resta interessante (10 volte gli utili attesi). Il settore può ancora migliorare la propria redditività e sorprendere gli investitori superando le aspettative. Banche come Société Générale, Deutsche Bank o ABN Amro hanno annunciato piani di riduzione dei costi. Il margine di interesse (differenza tra gli interessi incassati e quelli pagati) nel retail banking e le commissioni delle attività di consulenza, gestione patrimoniale, ecc. sono nuovamente attesi in crescita nel 2026, a condizione che i mercati finanziari proseguano nel loro andamento positivo. Un’economia europea che non si deteriori fornirà un ulteriore sostegno agli operatori bancari e assicurativi. La solidità delle banche garantirà la distribuzione di dividendi (BNP, Axa, Zurich…) e i programmi di riacquisto di azioni proprie (Société Générale, ING…).
Tutto questo ci conforta nel consigliarvi di mantenere i prodotti fin qui consigliati sul settore finanziario europeo, Spdr Msci Europe Financials (132 euro al 16/12; Isin IE00BKWQ0G16) e Amundi Stoxx Europe 600 Insurance (85,98 euro al 16/12; Isin LU1834987973). Come accennato anche di recente, anche se siamo andati molto bene e le prospettive sono buone ci pare un po’ tardi per entrare in modo generalizzato nel settore. Siamo ancora convinti che sia meglio selezionare singoli titoli del settore (qui quelli all’acquisto) e piuttosto mantenere gli Etf generici. Per puntare sul tema dei finanziari, semmai, consigliamo una scommessa un po’ laterale tramite Xtrackers LPX Private Equity (125,97 euro al 16/12; Isin LU0322250712) che punta sul private equity e amplia l’andamento delle Borse. Attenti: scommessa di lungo periodo molto rischiosa: se l’economia inizia ad andare male, può volerci molto tempo per leccarsi tutte le ferite.