Qualcuno ci ha chiesto: avete parlato di opzioni, turbo certificate, covered warrant… per puntare sul ribasso dei mercati, ma sembrano prodotti complessi. Non ci sarebbe un semplice Etf short, magari meno rischioso, che guadagna quando la Borsa scende? La risposta è sì, esiste, ma non è affatto così semplice o così preferibile come potrebbe apparire. Vediamo perché.
ETF SHORT: NESSUNA MAGGIORE SEMPLICITÀ
Primo: gli Etf short hanno comunque dei derivati in pancia. Che siano contratti di swap, opzioni… se riescono a ottenere il risultato di guadagnare quando la Borsa di Milano scende è perché investono in derivati, come lo sono i prodotti fin qui presentati per guadagnare dal calo dei mercati. Con l’Etf short stai, dunque, comunque maneggiando uno strumento rischioso.
Secondo: le repliche hanno sempre solo valore giornaliero. Questo significa che se un giorno la Borsa di Milano perde il 2%, il tuo Etf short a leva 2 (moltiplica quindi per 2 nel bene e nel male i movimenti della Borsa) guadagna il 4%, ma non è detto che questa relazione sia confermata nell’arco di tempo più lungo, soprattutto se la Borsa fa diversi alti e bassi. E infatti, in un periodo del genere come quello da metà novembre a metà dicembre, l’indice della Borsa di Milano ha fatto (dividendi inclusi) -4,73%, ma l’Etf short Lyxor Ftsemib daily -2x (1 euro; Isin FR0010446666) sullo stesso arco di tempo non ha guadagnato il 9,4% (2 volte il calo del 4,7%), ma ha visto il guadagno limitato al 6,8%. Questo fenomeno, che si chiama effetto compound, è lo stesso che hai coi certificate a leva fissa.
Terzo: gli Etf short sono strumenti fiscalmente non efficienti. Se puoi usare minusvalenze pregresse per compensare (e pagare, quindi, meno tasse) i guadagni ottenuti su tutti gli strumenti short presentati in precedenza, con gli Etf short, vista la natura del prodotto, la compensazione non è possibile.
L’effetto compound esiste anche per un Etf short a leva 1, come l’Etf short Lyxor Ftsemib daily -1x (9,518 euro; Isin FR0010446146): se la Borsa un giorno guadagna il 2%e poi il giorno dopo perde, riportandosi sullo stesso valore di due giorni prima, alla fine dei due giorni l’Etf short a leva 1 non sarà in pari, ma comunque sotto dello 0,08%. Più la leva è ridotta, meno marcato è l’effetto compound, ma è comunque presente.
ETF SHORT: NÉ PER COPERTURA, NÉ PER SPECULAZIONE
L’altra caratteristica degli Etf short è quella di avere una leva molto bassa: al momento sul mercato quella massima è di 2, dell’Etf indicato nel paragrafo precedente. All’apparenza questo riduce la rischiosità del prodotto rispetto ad altri strumenti short, ma in realtà non è proprio così. Se la Borsa inanella una serie di sedute in crescita, l’Etf short comunque comincia a perdere velocemente e per l’effetto compound visto in precedenza potrebbe essere non così facile recuperare il terreno perso. Invece, con altri prodotti, come i turbo certificate o le opzioni, hai sulla carta più tempo per recuperare senza preoccuparti troppo delle oscillazioni giornaliere (a meno che non siano estreme). Inoltre le leve basse fanno sì che il prodotto non sia adatto né per la copertura, né per la speculazione. Cominciamo dalla copertura. Per copertura si intende fare in modo che i guadagni sul tuo Etf short possano compensare le eventuali perdite sul tuo portafoglio azionario. La leva bassa fa sì, infatti, che tu debba scucire tantissimo denaro per effettuare questa operazione. Supponi di avere 10.000 euro investiti in azioni italiane e temi un calo del mercato del 20% da qui a qualche mese. Per proteggerti con l’Etf short a leva 2 devi comunque reperire altri 5.000 euro da investire a fronte di una perdita temuta di 2.000 euro. A maggior ragione se la leva è 1, dovresti scucire altri 10.000 euro per proteggerti da una perdita temuta di 2.000 euro. Non vale la pena. E per la speculazione? Lo dice il termine stesso: uno speculatore è conscio di star effettuando una scommessa e che sta investendo del denaro in attività rischiose. In qualche modo è denaro che sa di poter perdere. Se scommessa deve essere, tanto vale puntare su leve più elevate per cercare di ottenere guadagni consistenti anche da piccoli cali di Borsa. Morale: era giusto presentarti anche gli Etf short, ma non li consigliamo. Qui di seguito ti riportiamo i riferimenti a tutti gli articoli sui prodotti short pubblicati nelle settimane scorse: ora hai tutti gli elementi a disposizione e la scelta sta a te. Turbo certificate, vedi Altroconsumo Finanza n° 1430; mini future, vedi Altroconsumo Finanza n° 1431; certificate a leva fissa, vedi Altroconsumo Finanza n° 1434; opzioni e covered warrant, vedi Altroconsumo Finanza n° 1437; cfd vedi Altroconsumo Finanza n° 1442.
Esistono in Borsa anche due Etp short a leva 3, Wisdomtree Ftsemib 3x daily short (0,9296 euro; Isin IE00B873CW36) e Société Générale Ftsemib -3x daily short (0,7751 euro; Isin XS1101724869): se Milano perde il 2%, salgono del 6%. Come dice il nome, però, i suddetti non sono Etf, ma prodotti del tutto simili ai certificate a leva fissa che abbiamo commentato su Altroconsumo Finanza n° 1434, salvo una maggiore aderenza agli orari di chiusura della Borsa e, ovviamente, una leva più ridotta. Per gli stessi ragionamenti fatti qui a fianco non li consigliamo.