Nel mese di ottobre le Borse mondiali sono cresciute (in euro e dividendi inclusi) del 4,5%, il che ha portato un po’ di sollievo agli investitori europei, anche se il bilancio da inizio anno resta in rosso (-7,6%). Allo stesso tempo, invece, complice il rialzo dei tassi che non accenna a finire, i titoli di Stato mondiali hanno perso l’1,7% portando il loro risultato 2022 a un -8,8%.
A livello di Borse sono arrivate performance sopra la media nelle Borse dei Paesi più sviluppati a partire dalle Piazze dell’Eurozona (+7,3%), New York (+7%), Stoccolma (+5,7%), Toronto (+5,5%), Londra (+5,3%) e Sidney (+4,6%). Molto bene è andata pure Seul (+7,7%). Hanno deluso, invece, Zurigo (+2,4%) e Tokio (+1,4%). Tra i Paesi Emergenti i risultati in media sono stati deludenti (-0,5%), ma con l’eccezione rilevante del Messico: +9,9%. L’Indonesia dal canto suo ha perso l’1,6%, mentre ha molto lasciato a desiderare la Cina (-16,5%), dopo che i mercati hanno accolto senza troppo entusiasmo i risultati del congresso del Partito comunista cinese.
Sul fronte dei bond, accanto al -0,3% dei titoli di Stato svedesi e al pareggio dei titoli di Stato in euro, abbiamo un bel +2,8% da parte dei titoli di Stato norvegesi e un +3,1% da parte di quelli brasiliani. Sono andati male i titoli di Stato Usa (-1,8%) e cinesi (-3%), mentre i bond in dollari Usa ad alto rendimento son saliti dell’1,9%.
L’economia mondiale va incontro a mesi difficili. In contesti simili, bisogna sempre ricordare che ogni strategia d’investimento deve essere coerente con un determinato orizzonte temporale, cioè prima di investire i tuoi soldi devi poter essere sicuro di non averne necessità prima di un certo momento. Le strategie di investimento che trovi in queste pagine sono pensate per un orizzonte temporale di 10 anni, secondo le modalità di calcolo che trovi indicate nella sezione del nostro sito dedicata alla nostra metodologia. Se sei un investitore che dorme notti insonni se il suo patrimonio scende del 10% in termini di valore nel giro di pochi mesi, se pensi che i tuoi soldi ti serviranno per comprare casa tra un anno, allora potresti non essere un investitore con un orizzonte temporale di 10 anni.
I NOSTRI PORTAFOGLI SONO CONFERMATI
Anche questo mese abbiamo deciso di tenere inalterate le nostre strategie e di non cogliere alcune indicazioni dei nostri modelli di portafoglio. Ecco qualche esempio. Nel Portafoglio difensivo ci viene suggerito di aumentare la quota di bond dell’eurozona, visto che la crescita dei tassi d’interesse li rende più attraenti. Il problema è che siamo già esposti sui titoli in euro per una quota elevata di portafoglio e, in un contesto di prezzi che galoppano, avere una buona componente azionaria in portafoglio aiuta nella prospettiva ad affrontare meglio il carovita. Meglio tenersi più diversificati. Un altro esempio è, per il Portafoglio dinamico, l’indicazione di investire nelle Borse di Brasile e Sud Africa al scapito di Australia e Corea.
Per quanto il Sud Africa sia stato a lungo una terra promessa, per puntare su un Paese ricco di materie prime, vista la buona governance, l’Australia continua a essere preferibile. Per il Brasile, invece, vogliamo capire dopo la vittoria con margini stretti di Lula quali sono le novità effettivamente sul piatto nei prossimi anni. Ragionamenti simili valgono nel caso del Portafoglio equilibrato dove l’indicazione che ci viene offerta è di vendere le azioni di Canada e Svizzera per andare a investire in Brasile e in bond in euro. Morale, a dicembre si vedrà, ma per questo mese restiamo fermi.
L’INDIA CORRE, MA NON CI INVESTIAMO UGUALMENTE
La Borsa indiana è tra quelle che si sono comportate meglio nel corso del 2022, con una crescita (in euro e dividendi inclusi) del 6,9% da inizio anno a fronte di un calo del 7,6% delle Borse mondiali. È, quindi, il momento di puntare su questo Paese? Noi al momento siamo piuttosto prudenti di fronte a questa idea. Ecco perché.
Primo: la Banca centrale, anziché alzare i tassi, sta difendendo la rupia agendo sul mercato valutario e quest'anno ha già utilizzato 43 miliardi di dollari di riserve acquistando rupie per impedire che scendesse rispetto al dollaro, lasciando correre l’inflazione.
Secondo: Con tassi ufficiali al 5,9% siamo sotto l'inflazione (7,4% a settembre), il che non incoraggia gli investitori ad acquistare il debito indiano perché i tassi reali (cioè quelli depurati dall’inflazione) sono negativi.
Terzo: si prevedeva che il debito indiano entrasse negli indici obbligazionari emergenti JP Morgan quest'anno (fatto che avrebbe spinto gli acquisti), tuttavia, i problemi di accesso ai mercati del debito da parte degli investitori stranieri (conseguenza del protezionismo indiano) per il momento hanno fatto naufragare questa possibilità, deludendo gli investitori.
Quarto: il debito pubblico supera l'89% del Pil e, per gran parte del 2021, la Reserve Bank of India ha acquistato titoli per abbassare i tassi. Con i tassi di interesse in aumento, l'India ha bisogno di acquirenti per il suo debito e dipende dagli investitori esteri.
Quinto: il mercato azionario indiano quota su livelli non a buon mercato. Sebbene la sua performance recente sia stata di gran lunga migliore dell'indice dei mercati emergenti cinesi, attualmente viene scambiato a multipli che troviamo difficili da giustificare.
Per tutti questi motivi, mentre abbiamo pochi dubbi sul fatto che il paese continuerà a sovraperformare gli altri in termini di crescita del PIL, pensiamo anche che molto di questo sia già prezzato sul mercato e dubitiamo sia interessante investirci ora.
I NOSTRI PORTAFOGLI | ||
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Quanto devi dedicare alle azioni delle seguenti Borse | ||
Difensivo | 30% | 5% Giappone; 5% Gran Bretagna; 5% Svezia; 5% Svizzera; 5% Cina; 5% Usa. |
Equilibrato | 55% | 5% Giappone; 5% Gran Bretagna; 5% Svezia; 5% Svizzera; 5% Sud Corea; 5% Canada; 10% Cina; 5% Messico; 10% Usa. |
Dinamico | 75% | 10% Giappone; 5% Gran Bretagna; 5% Svezia; 5% Svizzera; 5% Sud Corea; 5% Canada; 10% Cina; 5% Messico; 15% Usa; 5% Australia; 5% Indonesia. |
Quanto devi dedicare alle obbligazioni | ||
Difensivo | 70% | 35% euro breve termine; 5% corone svedesi; 5% corone norvegesi; 10% yen giapponesi; 5% yuan cinesi; 5% dollari Usa breve termine, 5% real brasiliani. |
Equilibrato | 45% | 10% euro breve termine; 5% corone svedesi; 5% corone norvegesi; 10% yen giapponesi; 5% dollari Usa breve termine; 5% dollari Usa alto rendimento, 5% real brasiliani. |
Dinamico | 25% | 10% yen giapponesi; 5% dollari Usa a breve termine; 5% dollari Usa alto rendimento, 5% real brasiliani. |
COSA CAMBIA SUL FRONTE DEI SETTORI?
Questo mese il settore trasporti diviene interessante da non interessante, grazie al miglioramento della valutazione. Non impatta in modo sostanziale sul settore industriale dove il consiglio rimane mantieni. Il settore hardware passa da neutro a interessante, ma anche qui la novità non è sufficiente a cambiare il consiglio sul settore informatico (mantieni). L’immobiliare mondiale passa da neutro a non interessante. Visto quello che abbiamo detto nel n° 1483, cioè che nelle principali città mondiali (ma non a Milano) c’è una bolla, il consiglio passa da mantieni a vendi. Per gli investimenti diretti in immobili vedi, però, quanto scritto settimana scorsa. Per i beni di consumo di prima necessità ti ricordiamo che sono tornati all’acquisto nel n° 1483 per motivi che esulano da questa metodologia di valutazione e che si legano alla natura difensiva di questo segmento di mercato.
LA NOSTRA VALUTAZIONE DEI SETTORI | |||||
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Settore di riferimento | Valutazione | VOL | MOM | VAL | SHA |
Energia (mantieni) | |||||
Energia | Interessante | ***** | + | MCO | 0,39 |
Materiali (mantieni) | |||||
Materiali | Neutro | *** | = | MCA | 0,43 |
Industriali (mantieni) | |||||
Beni strumentali | Neutro | *** | = | CON | 0,35 |
Servizi commerciali e professionali | Neutro | ** | = | COR | 0,70 |
Trasporti | Interessante | ** | = | MCO | 0,43 |
Beni di consumo discrezionali (mantieni) | |||||
Automobilistico | Interessante | ***** | = | MCO | 0,38 |
Beni di consumo durevoli | Neutro | *** | - | CON | 0,38 |
Servizi ai consumatori | Neutro | *** | = | COR | 0,29 |
Commercio al dettaglio | Interessante | *** | = | MCO | 0,58 |
Beni di consumo di prima necessità (acquista) | |||||
Cibo, bevande e tabacco | Neutro | * | = | COR | 0,59 |
Prodotti personali, per la casa | Neutro | * | = | MCA | 0,61 |
Vendita cibo e beni prima necessità | Interessante | * | = | MCA | 0,99 |
Salute (acquista) | |||||
Servizi e attrezzature per la salute | Interessante | * | + | MCA | 1,03 |
Farmaceutici e biotech | Neutro | * | = | MCA | 0,96 |
Finanziari (mantieni) | |||||
Bancario | Neutro | *** | = | MCO | 0,20 |
Finanziari diversi | Neutro | *** | = | CON | 0,52 |
Assicurativi | Interessante | ** | = | MCO | 0,48 |
Informatica (mantieni) | |||||
Semiconduttori | Neutro | **** | - | COR | 0,66 |
Software e servizi | Neutro | *** | = | MCA | 0,76 |
Tecnologici (hardware) | Interessante | *** | + | MCA | 0,97 |
Comunicazioni (mantieni) | |||||
Media e intrattenimento | Neutro | *** | - | CON | 0,34 |
Servizi telecom | Neutro | * | = | CON | 0,19 |
Utility (mantieni) | |||||
Utility | Neutro | * | = | COR | 0,62 |
Immobiliare (mantieni) | |||||
Immobiliare | Non interessante | ** | - | MCA | 0,23 |
NB: in grassetto i valori cambiati rispetto a ottobre. Vol: volatilità. Mom.: momentum, è la tendenza che un settore ha mostrato negli ultimi mesi verso una buona o una cattiva performance. Val: valutazione. Sha: indice di Sharpe, indica la redditività marginale di un'attività ottenuta per unità di rischio. Maggiori dettagli su cosa sono e su come li utilizziamo li trovi sul nostro sito alla sezione www.altroconsumo.it/investi/fiscale-e-legale/metodologia. |