L’economia Usa è tornata alla carica, ma i mercati restano inquieti

Bandiera Usa
Bandiera Usa
In questa fase, a preoccupare i mercati è proprio il buon andamento dell'economia: più forte è la domanda privata (di famiglie e imprese) e più l'economia crescerà, nonostante dei tassi di interesse più elevati. In questa situazione, la Fed (la Banca centrale americana) potrà continuare a inasprire la sua politica monetaria. E più i tassi saranno alti, maggiori saranno le possibilità di un repentino cambio di rotta. Insomma, la buona salute dell'economia fa aumentare i rischi per il futuro.
Gli investitori si illudevano che il picco dei tassi si sarebbe raggiunto prima, a livelli più bassi e soprattutto poi sarebbero scesi rapidamente. Ma affinché un tale scenario si verifichi, occorrerebbe un'economia in difficoltà, in cui l'aumento del costo del credito provochi un crollo della domanda privata e quindi un rapido calo dell’inflazione, con la Fed che interviene abbassando rapidamente i tassi. L’intervento della Banca centrale americana farebbe bene ai mercati, perché ridurrebbe le probabilità di un atterraggio brusco dell'economia, da tutti temuto.
Sono le attività finanziarie a pagare
All’inizio di febbraio, quando gli investitori ritenevano che la Fed avrebbe presto messo fine ai rialzi dei suoi tassi ufficiali, negli Usa i tassi d’interesse a 10 anni sono scesi verso il 3,4% contro il 4,2% dell’autunno. E il dollaro Usa ha seguito la stessa tendenza: lo scorso autunno si è apprezzato nei confronti di euro, yen giapponese, yuan cinese e sterlina britannica, per poi ripiegare tanto da scendere a 1,10 contro 1 euro a inizio febbraio.
Nel corso del mese di febbraio, quando i mercati han capito che la Fed non si sarebbe arrestata nel suo intento di rialzo dei tassi, i tassi americani a 10 anni si sono nuovamente avvicinati al 4 % e il dollaro Usa ha recuperato terreno sul mercato dei cambi ritornando ora a 1,06 Usd per 1 euro. Inoltre, sui mercati azionari statunitensi la volatilità è tornata a dominare dopo un inizio anno piuttosto tranquillo.
I tassi ufficiali dovrebbero attestarsi intorno al 5,1% a fine 2023 e non ci si aspetta che scendano rapidamente, tanto che dovrebbero essere poco sopra al 4% a fine 2024 e poco sopra al 3% a fine 2025.
Una Fed che torna a sostenere l'economia significherebbe anche il ritorno a quel credito abbondante e a buon mercato che ha fatto felici gli investitori per un buon decennio e ciò, ovviamente, rappresenterebbe un'ottima notizia anche per le Borse.
Come affrontare mercati così incerti?
Per sfuggire alla volatilità dei mercati, acuita dagli interventi della Fed, non basta certo allontanarsi dal mercato statunitense: infatti, la politica monetaria americana ha un impatto sull'intero sistema finanziario. Continuiamo perciò a consigliarti di investire negli Stati Uniti, la cui economia ha dimostrato capacità di adattamento e resistenza nell’affrontare nuove sfide. Non per nulla le azioni americane, i titoli di Stato americani e le obbligazioni ad alto rendimento in usd fanno parte di tutte e tre le nostre strategie di portafoglio (vedi tabella per i dettagli).
Strategia seguita | |||
Difensiva | Equilibrata | Dinamica | |
Azioni Usa | 5% | 10% | 15% |
Obbl. Usa a breve termine | 5% | 5% | 5% |
Obbl. Usa alto rendimeno | 5% | 5% | 5% |
Visti i bruschi cambi di rotta dei mercati è imperativo mantenere le proprie posizioni. I tentativi di “market timing” - ossia di voler anticipare i mercati, vendendo ad esempio subito prima di un ribasso o acquistando appena prima di un rialzo – difficile a farsi in generale, si rivelano ancora meno affidabili in questi tempi di particolare elevata volatilità.
Per la parte di portafoglio destinata alle azioni Usa ti consigliamo di acquistare l’Etf Invesco S&P 500 Ucits Acc (708,80 euro, IE00B3YCGJ38) o l’iShares core S&P 500 Ucits Etf usd (dist) (36,87 euro, IE0031442068).
Per le obbligazioni Usa investi nell’iShares $ treasury bond 1-3 years Ucits Etf Usd (acc) (102,65 euro, BIE00B3VWN179), per quelle ad alto rendimento puoi comprare il fondo AXA WF US Dynamic High Yield Bonds A C usd (142,90 usd LU1105449950). Per maggiori dettagli vedi Investi 1499 o il nostro sito www.altroconsumo.it/investi/investire/fondi-e-etf).
Anche se tutti i mercati sono influenzati dalle politiche americane, non tutti lo sono alla stessa maniera. Pertanto, è importante avere un portafoglio ben diversificato per minimizzare il rapporto rischio/rendimento.
ANDAMENO DEI TASSI USA A 10 ANNI IN %
I rendimenti dei titoli di Stato americani, che si erano orientati verso il basso quando gli investitori pensavano che si stesse avvicinando il cambio di politica monetaria della Fed, hanno poi registrato un forte rimbalzo. Fonte Datastream.
Obiettivo di inflazione al 2%: è da rivedere?
Molti economisti ritengono che l’obiettivo di inflazione al 2% fissato dalla Fed sia troppo penalizzante, e assicurano che un'inflazione un po’ più alta, intorno al 3% o al 4%, sarebbe sufficiente a garantire la stabilità dei prezzi. Senza dubbio, se l'economia dovesse soffrire con un’inflazione al 2%, l'interesse a perseguire questo obiettivo verrebbe ancor più rimesso in discussione e questo dibattito tornerebbe in primo piano. Non c'è dubbio che gli investitori troverebbero un forte alleato nel mondo politico, dal momento che un obiettivo di inflazione più accomodante - che consentirebbe una politica più espansiva e una congiuntura più promettente per l'economia - non dispiace ai leader politici in cerca di voti.
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