Il fondo BancoPosta per chi non ama il rischio
Fondi BancoPosta
Fondi BancoPosta
La famiglia di fondi comuni BancoPosta da pochi giorni si è arricchita di un nuovo prodotto, Universo start (Isin IT0005545055). Il fondo, disponibile sia nella versione con sottoscrizione con un unico versamento (Pic), sia nella versione a rate (Pac), è dedicato ai clienti BancoPosta e si compra sia allo sportello, sia online. L’importo minimo per la sottoscrizione unica è di 5.000 euro, per il Pac il versamento minimo è di 50 euro. È presentato come prodotto adatto a chi vuole diversificare gli investimenti, massimizzando i guadagni, sfruttando la stagione felice che sta vivendo il mercato dei bond, grazie ai rialzi dei tassi. Elemento importante da considerare nel valutarlo è l’affermazione sul rischio del prodotto, definito “basso”, così come breve è il periodo di investimento consigliato - si parla di 2 anni. Investe nel mercato dei bond europei e dichiara come benchmark l’indice ICE BofA euro Treasury Bill (per il 90%) e l’ICE BofA 1-3 year euro Large Cap Corporate (10%); possiamo ragionevolmente dedurre che il fondo acquisterà titoli di Stato europei e titoli societari di durata contenuta. I costi sono vari: 2 euro fissi in ingresso e uscita per il Pic (per aprire il Pac sono 10), lo 0,55% annuo di spese di gestione e altri costi amministrativi per entrambe le versioni, lo 0,1% annuo per le operazioni di compravendita titoli nel fondo, ecc…
Il fondo è appena nato, non abbiamo quindi elementi per valutarlo; all’interno del Kid si trova una tabella che riassume vari scenari di performance, obbligatoria per legge. Le simulazioni del rendimento del prodotto, in condizioni di mercato più o meno favorevoli, sono calcolate dalla stessa società di gestione, che per farlo ha scelto periodi particolari (per esempio l’intervallo temporale compreso tra il 2013 e settembre 2015 per lo “scenario favorevole”, febbraio 2018- febbraio 2020 per lo “scenario intermedio”, ecc…). Siccome Universo start è consigliato per due anni, il calcolo viene fatto su 1 e 2 anni. È vero che queste sono delle simulazioni e non c’è alcuna certezza che i risultati in futuro saranno simili (le Poste ricordano che “Nel futuro i mercati potrebbero avere un andamento molto diverso” e su questo siamo d’accordo), ma danno comunque un’idea delle prospettive. Prendiamo lo scenario favorevole: nel caso del Pic, viene riportato un guadagno dell’1,63% per 1 anno di detenzione del titolo, dopo 2 anni, periodo consigliato, una perdita dello 0,18%. Per il Pac, invece, nel caso migliore dopo 1 anno è riportato un guadagno dello 0,45%, dopo 2, una perdita dello 0,23%. Non ci siamo sbagliati, gli scenari di performance, con mercati andati benissimo, dopo due anni, riportano una perdita. Sono solo simulazioni e il fondo potrebbe andare benissimo nei prossimi anni, ma gli scenari di performance sono costruiti per indirizzare anche chi non investe abitualmente e restano un’informazione importante.
Conviene comprarlo? Iniziamo precisando che basso rischio, come detto da Bancoposta, non vuol dire nessun rischio: non c’è un rendimento minimo garantito, così come non è garantita la restituzione del capitale. Tienilo presente se stai cercando un’alternativa o un’aggiunta al conto deposito che sia un semplice salvadanaio. Per quanto concerne la parte di investimento, possiamo ragionevolmente pensare che, comprandolo, investirai con buona probabilità anche in titoli di Stato italiani, oltre ad altri europei e a titoli corporate: la percentuale per ora è sconosciuta – il fondo è neonato e non è disponibile la composizione di portafoglio. Tienine conto se sei uno degli italiani che è stato colto dall’entusiasmo per i BTp e ne ha già diversi. Il rischio è quello di avere un portafoglio sbilanciato rispetto ai nostri consigli. Considerando tutti gli elementi elencati, ti consigliamo, per investire a breve termine contenendo il rischio, di preferire i bond che consigliamo quiAttendi, stiamo caricando il contenuto