Da tempo Pechino ha capito che per competere serve puntare sull’autonomia tecnologica. La risposta agli attacchi americani – dai dazi alle restrizioni su chip e 5G – è stata quella di investire in ricerca e sviluppo oltre 430 miliardi di euro, il 2,7% del PIL del 2024. In parallelo, la Cina “sforna” ogni anno circa 600.000 ingegneri, alimentando un ecosistema innovativo tra i più vivaci al mondo. E i risultati si vedono. Oggi Pechino domina settori chiave – dai pannelli solari ai veicoli elettrici – ed è sempre meno dipendente dall’Occidente.
Un export più diversificato
Se in passato quasi il 20% delle esportazioni cinesi era diretto agli Stati Uniti, oggi questa quota è scesa sotto il 15%. Merito di strategie di diversificazione geografica, come la Belt & Road Initiative, e di una domanda solida nei comparti ad alto valore tecnologico. Le tensioni commerciali con gli USA restano, ma Pechino si è mossa per tempo, anticipando i cambiamenti nello scenario globale.
Ripartenza interna ancora fragile
Il vero nodo resta la domanda interna. Gli incentivi e il credito agevolato hanno rilanciato in parte i consumi, con un +4% nelle vendite al dettaglio nel primo semestre 2025. Ma il rischio è che, venuti meno gli stimoli, la ripresa possa rallentare di nuovo. A pesare è anche la transizione demografica: meno giovani e meno famiglie numerose. Tuttavia, una popolazione più istruita potrà compensare, in termini di produttività, il calo numerico della forza lavoro.
Opportunità in Borsa
In questo contesto, la Borsa cinese si conferma interessante per gli investitori: il rapporto prezzo/utili attesi dell’indice MSCI China è intorno a 13, ben al di sotto della media globale. Le principali aziende quotate – Tencent, Alibaba, Xiaomi – operano in settori diversi, ma hanno un comune denominatore: una forte componente tecnologica, spesso all’avanguardia rispetto alla concorrenza occidentale. Nonostante l’incertezza legata alle trattative con la Casa Bianca e alle possibili nuove tensioni commerciali, le azioni cinesi occupano il 5% in tutte le nostre strategie di portafoglio. Puoi investirci acquistando l’Etf Hsbc Msci China Ucits (6,84 euro; Isin IE00B44T3H88).