Casa al mare, bene rifugio?

L’estate 2025 delinea un'Italia a due velocità per il settore turistico, specialmente per quello balneare.
L’estate 2025 delinea un'Italia a due velocità per il settore turistico, specialmente per quello balneare.
L’estate 2025 delinea un'Italia a due velocità per il settore turistico, specialmente per quello balneare. I dati confermano un quadro polarizzato: da un lato, la componente estera registra una crescita robusta, con una spesa che nel primo trimestre ha già superato gli 8,6 miliardi di euro (+29% rispetto al 2019) e un aumento delle presenze straniere di quasi il 16% sullo stesso periodo pre-pandemico. L'Italia si conferma così la seconda destinazione europea per incremento di presenze turistiche, superata solo dalla Spagna. Dall'altro lato, la domanda interna mostra evidenti segni di affanno. Diverse associazioni di categoria segnalano un calo delle presenze italiane sulle spiagge, con flessioni a luglio che arrivano fino al 15-25% in alcune aree. La causa principale è l'aumento generalizzato dei prezzi, che spinge molte famiglie a ridurre la durata delle vacanze o a preferire mete estere più economiche.
Il mercato immobiliare delle località marittime riflette questa complessità, ma con una dinamica più resiliente. Secondo le analisi di settore, nel 2025 i prezzi delle abitazioni turistiche mostrano una crescita superiore al 3%. Un trend positivo è confermato anche dai dati nazionali: a luglio 2025, il prezzo medio di vendita in Italia ha registrato un aumento analogo. Parallelamente, i canoni di locazione estivi sono in crescita, con picchi ad agosto nelle località di mare. Il comparto è quindi sostenuto principalmente dall’interesse degli investitori che vedono la casa al mare come un patrimonio stabile e dalla forte domanda legata agli affitti brevi per turisti stranieri.
Da questa doppia rassegna di dati emerge comunque un'indicazione chiara: investire in una casa al mare oggi rappresenta più una scelta patrimoniale che una scommessa su guadagni rapidi. La contrazione del turismo domestico tradizionale rende più difficile ottenere una rendita costante basandosi solo sul mercato italiano. Il valore dell'immobile risiede sempre più nel suo uso diretto e nella sua funzione di bene rifugio, con la possibilità di un rendimento integrativo legato alla solida domanda internazionale. In un contesto di prezzi immobiliari in crescita ma di difficoltà per il turismo italiano, l'acquisto di una casa al mare assume le caratteristiche di un investimento da vivere e valorizzare nel lungo periodo, piuttosto che un asset da monetizzare velocemente.
Ovviamente questo è un discorso generale e la messa a terra di un simile investimento dipende anche dalle singole aree e, soprattutto, dal prezzo a cui si riesce effettivamente acquistare l'immobile. Ci torneremo.
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