Rame: in un'ottica di breve periodo...

Anche se in futuro la fame di rame sarà un elemento strutturale per via della rivoluzione elettrica, non è detto, però, che ad un certo punto il prezzo del rame alto non spinga alla ricerca di alternative.
Anche se in futuro la fame di rame sarà un elemento strutturale per via della rivoluzione elettrica, non è detto, però, che ad un certo punto il prezzo del rame alto non spinga alla ricerca di alternative.
In un’ottica di più breve periodo guardiamo al grafico del prezzo del rame negli ultimi 20 anni. Il suo andamento è stato ciclico, con cali consistenti ai tempi del crack Lehman (2008), negli anni della crisi del debito sovrano europeo e poi ancora con un minimo al momento del Covid (inizio 2020). Insomma, come metallo industriale è assai sensibile ai cicli economici e ora viaggia sui massimi. Per ora l’economia è impostata bene, ma ricordiamo anche che solo un mese fa (il 25 aprile) la Banca mondiale aveva rilasciato previsioni del prezzo del rame a quota 8.900 dollari la tonnellata per il 2024 e 8.800 per il 2025, quindi su livelli inferiori a quelli attuali. Ma ecco nel dettaglio cosa sta scritto sulla domanda globale di rame: probabilmente aumenterà solo modestamente quest’anno, riflettendo la crescita modesta del PIL globale e la sfide prolungate nel settore immobiliare cinese […]. Comunque il costante aumento della domanda di rame, guidato dalle tecnologie di transizione energetica, in particolare infrastrutture della rete elettrica, veicoli elettrici e solare pannelli, è destinato a continuare. La crescita dell’offerta di rame dovrebbe essere modesto quest'anno, limitata da interruzioni della produzione e calo della qualità del minerale dei principali produttori del Sud America, prima della raccolta nel 2025. Si prevede che i prezzi del rame aumenteranno del 5% nel 2024 (a/a) e che resteranno relativamente stabili nel 2025 con l’arrivo della nuova produzione.
Trovi l’intero testo delle previsioni della Banca mondiale circa le materie prime che citiamo qui sopra e molto altro a questo link: https://bit.ly/CMO_Spring2024_FullReport. |
A fronte di queste parole non ci sembra ora il momento buono per investire in rame, tanto più che i principali prodotti disponibili come gli Etc quotati anche a Piazza Affari fanno affidamento sui prezzi dei future (vedi riquadro in fondo), ma i future, dopo un po’, scadono, per cui il gestore dell’Etc deve continuamente comprare e vendere future affinché il prodotto resti in vita con dei conseguenti costi che rendono meno interessante l’uso di questi strumenti se proprio non c’è una direzione di mercato chiara e forte da seguire.
Il prezzo del rame (in dollari a tonnellata) seguono molto l’andamento dell’economia e tendono a salire quando l’economia corre e a calare quando questa rallenta. Anche se in futuro la fame di rame sarà un elemento strutturale per via della rivoluzione elettrica, non è detto, però, che ad un certo punto il prezzo del rame alto non spinga alla ricerca di alternative.
I future sono contratti con cui i fornitori e gli acquirenti di una data materia prima si accordano per la consegna di una certa quantità di prodotto, a una certa data, a un certo prezzo. Sono nati come forma di assicurazione contro “sorprese” al momento della vendita o dell’acquisto. A lungo riservati a imprese del settore, grazie anche alla possibilità di regolare i loro scambi in denaro senza la consegna della merce sono col tempo diventati anche uno strumento finanziario puro per chi vuole investire in materie prime. Non sono, però, particolarmente adatti ai piccoli investitori, perché risultano di difficile accesso o comunque particolarmente rischiosi e difficili da gestire. |
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