Oro: rifugio sicuro in un mondo incerto?

L'oro continua a brillare nel 2025, confermandosi strategico per investitori e banche centrali, in un contesto globale segnato da incertezze economiche e geopolitiche.
L'oro continua a brillare nel 2025, confermandosi strategico per investitori e banche centrali, in un contesto globale segnato da incertezze economiche e geopolitiche.
Nel corso del 2025, il prezzo dell'oro ha registrato (in dollari) un incremento fino ad aprile per poi stabilizzarsi sui livelli attuali (oggi, 9/7 il prezzo è 3.307,8 dollari l’oncia, vedi qui il grafico). Questo rialzo è stato alimentato da tensioni geopolitiche, come l'introduzione di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti, e da preoccupazioni economiche legate all'inflazione e alla crescita globale. Nonostante una leggera flessione recente, molti analisti prevedono ulteriori aumenti.
Secondo l’ultima edizione del Central Bank Gold Reserves Survey pubblicato dal World Gold Council (lo trovi qui: www.gold.org/goldhub/research/central-bank-gold-reserves-survey-2025), una indagine condotta presso una settantina di banche centrali circa i 2/5 degli intervistati ha affermato che intende aumentare le proprie riserve auree nei prossimi 12 mesi (in crescita rispetto all’anno scorso e a due anni fa). È il livello più alto mai registrato dal 2019, quando era solo l’8%. In generale i tre quarti delle banche centrali si attende che da qui a 5 anni la quota di riserve denominata in oro sarà comunque più alta. Per un confronto solo tre su dieci si attendono un aumento delle riserve denominate in dollari e solo un ventesimo degli intervistati si attende che, a livello globale, le riserve di oro in mano alle banche centrali non aumenterà da qui a 12 mesi. Il motivo principale dei casi della detenzione di oro è la sua buona performance in tempi di crisi, così come chi pensa che offre una buona diversificazione o che è una buona riserva di valore. Meno del 10% delle banche centrali, infatti indica queste motivazioni come irrilevanti. C’è anche chi acquista oro preoccupato dalle sanzioni internazionali: non sono molti, ma un 7% dei banchieri centrali si è detto molto preoccupato e un altro 10% si è detto in qualche modo preoccupato, insieme a un 19% che lo è marginalmente.
Sempre il World Gold Council ci fa sapere che i prodotti finanziari legati all'oro hanno visto afflussi significativi nel primo semestre del 2025, con un incremento di 38 miliardi di dollari, il più alto dal 2020. Le attività totali gestite hanno raggiunto i 383 miliardi di dollari, con una crescita del 41% rispetto all'inizio dell'anno. Questo trend riflette la crescente preferenza degli investitori per strumenti finanziari legati all'oro, considerati un rifugio sicuro in tempi di volatilità dei mercati.
Viste queste prospettive l’oro può continuare a costituire una piccola parte del vostro patrimonio fino al 5% complessivo in ottica extra portafoglio. Il consiglio su Invesco physical gold (271,18 euro all'8/7; Isin IE00B579F325) resta, quindi, mantieni. Chi non avesse ancora acquistato oro e desiderasse diversificare il suo portafoglio può sfruttare il fatto che, complice il dollaro debole, il suo prezzo in euro è sotto i massimi e comprarlo ora. Attenzione in questo caso stiamo parlando di un investimento da cui non aspettarsi grandi balzi in avanti, o guadagni eclatanti, ma una diversificazione utile nel caso in cui la situazione dei dazi Usa rendesse instabili i mercati azionari nel corso dei prossimi mesi, in un contesto in cui l’oro è apprezzato.
L’argento non decolla
Il rapporto di prezzo tra una oncia di argento e una di oro è oggi 1 a 90. Ancora sopra la media storica. Noi abbiamo scommesso tempo fa che si riporti verso la media storica, il che poteva avvenire o con un calo dell’oro (ma come vedi qui a fianco ci pare poco probabile) o con una crescita dell’argento. Al momento le cose non sono andate, però, come previsto. L’ultimo articolo sull’argomento lo trovi online qui. La situazione da allora non è cambiata molto per cui, per gli stessi motivi espressi allora ribadiamo quanto segue: il consiglio per chi avesse già comprato l’Xtrackers Physical Silver (291,92 euro all'8/7; Isin DE000A1E0HS6) è mantieni. Chi non l’ha comprato può ancora fare la scommessa che è basata sul rapporto tra oro e argento, ma si ricordi che proprio per la crescita dell’argento rispetto al passato è diventata meno premiante e più rischiosa.
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