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Il caminetto col bioetanolo riscalda un portafoglio freddo?

Green economy

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Data di pubblicazione 29 agosto 2022
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Quasi due anni fa ti abbiamo consigliato una scommessa su Cropenergies, società tedesca che produce bioetanolo; ecco come è andata e se è venuto il momento di vendere.

L’etanolo è l’alcool del vino e della grappa, lo stesso che utilizziamo quando disinfettiamo il tavolo di cucina, tuttavia i suoi usi non finiscono qui. Funziona anche come combustibile per i caminetti e per i motori a scoppio. In tal caso, in genere parliamo di bioetanolo per via del fatto che viene prodotto da biomasse come i cereali (mais…).

Nel n° 1383 ti avevamo consigliato una scommessa su una società tedesca del settore chiamata Cropenergies (15,86 euro; Isin DE000A0LAUP1) che allora quotava 14,44 euro e che da quel momento fino a oggi ha staccato un paio di dividendi (pari a 0,35 e 0,45 euro lordi rispettivamente). La sua performance, a lungo peggiore rispetto a quella del mercato tedesco, negli ultimi mesi ha visto una ripresa tale da ribaltare la situazione.

A spingere il titolo hanno contribuito anche i buoni risultati del primo trimestre, che va dal 1° marzo al 31 maggio (il bilancio della società chiude a febbraio), con un fatturato salito dell’86,4%. Certo è un dato coerente con un contesto in cui i prezzi dell’energia salgono, ma si basa anche su un incremento della produzione di etanolo da 235.000 a 281.000 metri cubi, oltre che sulla crescita dei quantitativi di cibo per animali (altro settore in cui è attiva) prodotti dalla società. La morale è che l’utile industriale prima di pagare la quota parte di costi pluriennali (in gergo Ebitda) è salito da 25 milioni di euro a 98. La società si attende anche una sostanziale crescita nel secondo trimestre ed è ottimista per l’intero anno, in cui si aspetta un Ebitda in crescita a 305 milioni da 169 dello scorso anno. Le stime in tal merito sono state riviste e origine erano meno sfidanti. Coerentemente con queste attese la comunità degli analisti finanziari si attende per quest’anno un utile per azione di 1,707 euro (erano 1,0246 nell’esercizio chiusosi a fine febbraio), ma un calo a 1,183 per l’anno successivo. Se prendiamo tutti i dati di valutazione della società e li confrontiamo con le medie di mercato, otteniamo valori che ne fanno un titolo non caro (è tra il conveniente e il corretto in termini di rapporto prezzo/utile e un po’ caro in termini di rapporto prezzo/ valore contabile). La qualità degli utili poi è buona, e il momentum è positivo. Dal 2013 a oggi la società ha chiuso un solo anno in rosso. Vista la situazione, pensiamo che tu oggi possa mantenere il titolo, se lo hai già acquistato in passato seguendo la scommessa nel n° 1383

Se Cropenergies, producendo combustibili, si trova in una situazione ideale per affrontare un contesto di alti prezzi dell’energia, per altre società la situazione si fa più complicata perché l’energia è una componente importante dei costi della loro attività. Tra questi vi sono quelle del settore vetro alcune delle quali, però, sembrano al momento in grado di ribaltare i maggiori costi sulla clientela.

Qui trovi il report che abbiamo pubblicato su Vetropack (35,5 chf; Isin CH0530235594), società svizzera che ti avevamo consigliato nel numero 1465. Ha pubblicato dati semestrali su cui pesa la guerra in Est Europa (ha uno stabilimento in Ucraina), ma conserva buone prospettive.

La fonte dei dati sulle stime degli analisti è Refinitiv.