L'Etf sull'accordo di Parigi viene incorporato: cosa fare?

Cosa fare con l'Etf?
Cosa fare con l'Etf?
Tempo di fusioni tra i prodotti in casa Amundi. È il caso di un Etf che ti avevamo consigliato se volevi realizzare investimenti, tramite obbligazioni, coerenti con la strategia delle zero emissioni (il cosiddetto net-zero) e/o con gli obiettivi degli accordi di Parigi. Si tratta di Amundi Icpr Euro Corp Climate Paris Aligned Pab Ucits Etf DR (C) (44,34 euro; Isin LU2300295396) che il 2 giugno sarà fuso in Amundi EUR Corporate Bond Climate Net Zero Ambition PAB UCITS ETF (136,14 euro; Isin LU1829219127). I due prodotti sono assolutamente analoghi e coerenti con la tematica di investimento per cui ti avevamo consigliato l’Etf che sarà incorporato. Puoi quindi tranquillamente rimanere nell’Etf incorporante.
In termini di costi e rendimenti i due prodotti si equivalgono, così come la loro politica di gestione. L’Etf che sarà incorporato puntava sui titoli obbligazionari (societari) in base alle opportunità e ai rischi associati alla transizione climatica in modo da soddisfare i requisiti dell’accordo di Parigi. L’Etf incorporante punta su obbligazioni in euro e rispetta gli obiettivi dell'Accordo di Parigi.
Per quanto riguarda gli aspetti legati alla sostenibilità, entrambi sono due prodotti articolo 8, tengono conto dei fattori ESG, ma non hanno un obiettivo sostenibile come finalità della politica di gestione. La percentuale minima di investimenti sostenibili all’interno dei portafogli è per entrambi 1% - questa è la soglia minima sotto la quale non si può andare, ma nulla vieta che, nei fatti, la percentuale sia superiore. Infine, entrambi i fondi puntano su un portafoglio di titoli con basse emissioni, con un livello che è allineato all’obiettivo dell’accordo di Parigi sulle temperature.
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