Canadian Solar: cambia il consiglio

Canadian Solar: cambio consiglio
Canadian Solar: cambio consiglio
Il secondo trimestre di Canadian Solar (13,04 usd; Isin CA1366351098) ha deluso le attese di mercato e così è stato anche per le indicazioni date circa le previsioni del terzo trimestre. Il secondo trimestre si è chiuso con un utile per azione di 0,02 dollari, contro attese a 0,10 dollari e questo nonostante un fatturato superiore alle attese (1,64 miliardi di dollari contro 1,61 miliardi). Colpa della redditività, scesa al 17,2% dal 18,6% del secondo trimestre del 2023 e questo a causa, principalmente, del minore contributo delle vendite di attività e progetti di energia solare e di accumulo di energia tramite batterie e da prezzi di vendita più bassi dei pannelli solari. I minori costi di produzione hanno così solo in parte compensato i minori contributi arrivati dai prezzi e dai volumi di vendita.
Salgono così a tre, negli ultimi quattro, i trimestri in cui Canadian Solar delude le attese di mercato. Se in passato, a fronte di risultati in linea con le attese, il titolo soffriva in Borsa, e quindi vi erano i risultati a supportare una visione positiva sull’azione, ora non è più così.
La seconda parte dell’anno si prospetta in miglioramento, con l’attività di stoccaggio energetico che dovrebbe supportare un secondo semestre più forte, oltre al fatto che si iniziano a vedere segnali di razionalizzazione del mercato, poiché i prezzi dei pannelli e i costi dei materiali hanno raggiunto dei minimi storici. Le nostre stime contemplavano un rallentamento nei risultati rispetto al 2023, con un utile per azione di 2,16 dollari rispetto al 2023, chiusosi con un utile di 4,19 dollari per azione, ma dato il secondo trimestre, tagliamo ulteriormente a 2,08 dollari per azione. Cosa fare? Anche se in perdita, secondo noi è il momento di vendere.
COSA FARE DOPO LA VENDITA
Come spesso detto, quando un investimento è in perdita non bisogna farsi bloccare dall’idea di non voler vendere: se non ci sono più le prospettive positive che avevano guidato il consiglio in passato, è meglio vendere, contabilizzare la perdita e guardare oltre. Rimanere in un investimento non più redditizio, solo per non volere generare una minusvalenza può portare a peggiorare la situazione: il titolo potrebbe perdere ancora di più oppure si rinuncia ad altri investimenti che potrebbero andare meglio. È meglio reinvestire quanto rimasto su soluzioni che possono offrire prospettive migliori. La questione è quindi: su cosa reinvestire?
In generale qualunque titolo all’acquisto è un candidato valido. Se vuoi rimanere nell’ambiente dell’energia solare, puoi ancora puntare sul settore più ampio delle clean energy. Se invece sei interessato a recuperare la minusvalenza, un buon modo è utilizzare prodotti fiscalmente efficienti come i certificate. Sul punto, puoi leggere l’approfondimento qui. Un altro aspetto che torna in auge in queste situazioni è la diversificazione: puntare su più azioni di settori diversi, ti consente di avere una perdita, ma anche altri titoli in guadagno. È questo l’aspetto fondamentale della diversificazione: non avere tutte gli investimenti in guadagno, ma avere un saldo dell’intero portafoglio in guadagno.
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