Con l’entrata in Costituzione della tutela dell’ambiente, i risvolti non sono solo legati ad aspetti puramente ambientali o nei confronti degli animali, ma lo saranno inevitabilmente anche a livello economico e finanziario. Infatti, dei due articoli della Costituzione che sono stati modificati, l’articolo 9 e articolo 41 – vedi riquadro – l’articolo 41 chiarisce come l’iniziativa economica privata è libera, nulla di nuovo fin qui, ma ora non può essere svolta in contrasto anche alla salute e all’ambiente. Significa che qualunque azienda non potrà più non interessarsi agli impatti ambientali delle sue attività.
COME CAMBIA LA COSTITUZIONE
Articolo 9: la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.
Articolo 41: L’iniziativa economica privata è libera. non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali.
Questo si traduce in un forte incentivo a sviluppare attività sempre più sostenibili: stimola gli investimenti in attività che riducono l’impatto ambientale oppure società che oggi non sono allineate con quanto richiesto dalla Costituzione dovranno modificare le loro attività per evitare possibili sanzioni. E tutto questo si riflette ovviamente sugli investimenti. In quale modo? Questa modifica sarà un ulteriore possibile spinta nel convogliare risorse sulle attività già sostenibili e su chi lavorerà per migliorare il suo profilo di sostenibilità. Non solo, chi non sarà allineato rischierà multe, sanzioni… Questi sono possibili costi e rischi che gravano sulle attività meno sostenibili, che possono riflettersi sui loro bilanci – in caso di multe – oppure renderle più rischiose. Entrambi gli effetti sono dunque potenzialmente negativi e potrebbe riflettersi in andamenti peggiori sui mercati finanziari. Come utilizzare tutto questo negli investimenti? Un investimento sostenibile è oggi ben posizionato per beneficiare dei migliori e maggiori flussi di investimento e in più è meno esposto a rischi normativi o di sanzioni. Una combinazione positiva. Inoltre, la decisione italiana segue quella di altri Stati e si aggiunge alle normative europee e mondiali già varate e che in futuro saranno seguite da ulteriori regolamenti. Questo dimostra un altro aspetto fondamentale: l’entrata della tutela dell’ambiente nelle Costituzioni dei vari Stati rende la sostenibilità un fattore strutturale e duraturo, non è un fenomeno solo temporaneo, o di moda.
Nella pratica, come orientarsi con gli investimenti? Nella nostra sezione dedicata agli investimenti sostenibili trovi diversi consigli su clima, ambiente, transizione energetica. Ma non solo. Per esempio, se vuoi sfruttare in Borsa il fatto che le società dovranno investire per migliorare il loro profilo di sostenibilità, puoi puntare sulla strategia del momentum ESG. Puoi anche puntare sulle società che riducono le emissioni oppure su società che rispettano il clima e l'ambiente. Ma questi solo solo tre spunti d'investimento. Nella nostra sezione dedicata alla sosteniblità trovi tanti altri investimenti a tema sostenibile.