Euforia alla Borsa di Tokio

Giappone
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In passato, la maggior parte delle aziende giapponesi è stata poco generosa con i suoi azionisti, con una governance tesa a limitare il potere dei piccoli azionisti, ma da qualche anno le autorità giapponesi stanno incoraggiando la nomina di amministratori indipendenti e la Borsa di Tokyo ha chiesto alle società quotate di comunicare i loro piani strategici con l’obiettivo di dare visibilità alle aziende più meritevoli e spingere a reagire quelle meno brave. Questi sforzi non sono sfuggiti agli investitori stranieri che hanno iniziato a indirizzarsi verso le aziende giapponesi prima snobbate, così che gli acquisti netti di azioni nipponiche da parte di investitori stranieri, negativi in passato, hanno superato i 40 miliardi di euro nel 2023. La presenza di investitori stranieri ha fatto così aumentare del 27% la Borsa di Tokyo nel 2023 - in euro l'aumento è del 15% a causa del deprezzamento subito dallo yen. La Borsa di Tokyo beneficia anche delle tensioni commerciali tra Cina e Usa che agevola il rilancio sul territorio giapponese di settori strategici come l'industria dei semiconduttori.
Purtroppo, finora nessun grande gruppo, come ad esempio Toyota, ha risposto alla richiesta delle autorità del mercato azionario, ritenendo che i loro buoni risultati fossero sufficienti a dimostrare la loro efficienza.
La debolezza dello yen d’altro canto favorisce le esportazioni giapponesi rendendole più competitive sui mercati internazionali e gonfiane i profitti.
Bentornata normalità
Dopo più di 20 anni senza inflazione il Giappone ha registrato negli ultimi 21 mesi un tasso di aumento dei prezzi oltre l’obiettivo ufficiale del 2%: la deflazione è ormai alle spalle. Le aziende possono migliorare la redditività aumentando i prezzi e essere più generose con dipendenti e azionisti. La Banca centrale, dal canto suo, potrà porre fine alla politica monetaria di tassi prossimi allo zero e il loro aumento dovrebbe favorire una pulizia del tessuto produttivo, a discapito delle aziende cosiddette “zombi”, che si sono accaparrate finora quote di mercato a scapito di aziende più meritevoli, grazie al basso costo dei prestiti.
Il ritorno dell’inflazione ha anche consentito alle aziende di aumentare i prezzi di vendita per migliorare i propri margini senza allontanare i consumatori, che hanno digerito con più facilità questi aumenti anche perché, a loro volta, hanno beneficiato, dopo molto tempo, di aumenti salariali.
Una Borsa ancora interessante
È vero che la Borsa di Tokio negli ultimi mesi è cresciuta, ma secondo noi c’è ancora spazio per approfittare di guadagni futuri. Dal 1° gennaio 2024 i vantaggi fiscali incoraggiano le famiglie a trasformare in azioni gli yen risparmiati, mentre i cambiamenti economici dovrebbero sostenere i profitti delle aziende e quindi anche al prezzo delle loro azioni. Continua perciò ad acquistare le azioni giapponesi presenti per il 10% in ognuna delle nostre tre strategie d’investimento: ti consigliamo l’Etf Xtrackers Nikkei 225 (23,39 euro, LU0839027447). Siccome riteniamo che lo yen sia sottovaluto rispetto all’euro, anche le obbligazioni giapponese occupano un posto nelle nostre strategie, sono infatti presenti per il 5% in ognuna: per questa parte di portafoglio acquista l’Etf Ubs Bl Japan Treasury 1-3 bd (1170,80 yen, LU2098179695).Attendi, stiamo caricando il contenuto