Investire in Nord Europa?

Investire in Nord Europa
Investire in Nord Europa
La Svezia è un mercato che è stato per molto tempo all'interno dei nostri portafogli soprattutto con le obbligazioni in corone svedesi e per un certo lasso di tempo anche con le azioni. Oggi l'economia svedese sta incontrando diverse difficoltà. Crescita dell'economia lenta, ripresa in difficoltà, i consumi delle famiglie deboli. In generale l'economia svedese sta conoscendo un periodo di stagnazione che sta pesando sui consumi delle famiglie e non solo. Dal punto di vista dei fallimenti societari, infatti, la situazione torna a farsi complicata. A settembre sono aumentati infatti del 17% rispetto all’anno precedente, con il settore immobiliare tra i più colpiti. In una situazione come questa la Riksbank, la Banca centrale svedese, avendo di fatto completato il proprio lavoro nei confronti della lotta all'inflazione, ha iniziato una politica monetaria contraddistinta da tagli dei tassi di interesse che continueranno anche in futuro. Questo approccio è determinato dal fatto di dover dare un supporto all'economia, ma che può pesare sulla corona. Tenendo conto di questi elementi, il consiglio sulla Svezia rimane sempre quello: non avere né azioni né obbligazioni in portafoglio.
Ricordati che eventuali singole azioni di società svedesi, se con un consiglio specifico di "acquista" - questo vale anche per quelle dei prossimi Paesi di cui parleremo qui sotto - sono sempre da inquadrare prima di tutto e necessariamente in ottica di portafoglio. Tradotto: una singola azione può avere un consiglio acquista, ma se il portafoglio in cui ti riconosci non contempla quel mercato, non devi acquistarla e/o averla in portafoglio. Vuoi comunque acquistarla? devi computarla nelle poste extra-portafoglio secondo le regole dell'80-10-10.
La Danimarca è un Pese poco indebitato, gode di un rating AAA da parte di tutte le agenzie e offre dei rendimenti molto bassi, addirittura più bassi di quelli del Bund tedesco. Dal punto di vista valutario, inoltre, la Danimarca attua un tasso di cambio fisso tra la corona danese e l'euro che viene continuamente rispettato e mantenuto e con oscillazioni quasi inesistenti. Quanto ai prodotti per puntare su questo Paese, su Borsa Italiana c'è solo un bond in scadenza a novembre 2024. Tenendo conto della limitatezza dei prodotti da acquistare e tenendo conto anche che in termini di rischio/rendimento le obbligazioni danesi non offrono ulteriori spunti di diversificazione rispetto a quanto puoi ottenere con i titoli che già ti consigliamo, i bond della Danimarca non sono consigliati. Non vi sono infatti elementi su cui puntare neppure dal punto di vista valutario. Il controllo sul tasso di cambio da parte della Danimarca è veramente stringente: da quando esiste l'euro considerando il valore massimo che ha assunto la corona danese e il valore minimo, la variazione è soltanto dello 0,66%. E questo tenendo conto di un massimo e di un minimo che si sono registrato in circa 25 anni. Puoi immaginare come le variazioni su periodi più corti siano ancora più marginali. Non c’è spazio quindi per guadagnare neppure dalle fluttuazioni del cambio, in quanto di fatto inesistenti. Per quanto riguarda le azioni danesi, in generale l'economia della Danimarca è strettamente legata alle dinamiche di quelle dell'eurozona e dell'Europa in generale, zona geografica non presente all'interno dei nostri portafogli. Di conseguenza, non ti consigliamo di investire neppure sulle azioni danesi.
Se cerchi investimenti nel Nord Europa, i tuoi acquisti vanno orientati prima di tutto sulle obbligazioni in corone norvegesi, presenti in due dei tre nostri portafogli. La Borsa di Oslo non è invece nei portafogli. Per quanto riguarda la Finlandia, i suoi titoli di Stato possono essere acquisti per coprire la quota dei bond in euro da dedicare ai portafogli in cui sono presenti. Essendo parte della zona euro, la Borsa di questo Paese rientra invece nel "blocco" dell'eurozona, fuori dai portafogli.
Attendi, stiamo caricando il contenuto