Indonesia: taglio dei tassi a sopresa

Indonesia: taglio dei tassi a sopresa
Indonesia: taglio dei tassi a sopresa
La Banca centrale indonesiana ha deciso, in modo inaspettato, di ridurre il tasso di riferimento di 25 punti base, portandolo al 5,00%. Gli analisti si aspettavano che il comitato di politica monetaria mantenesse il costo del denaro invariato. Si tratta del secondo taglio consecutivo, dopo quello già effettuato a giugno, quando il tasso era stato abbassato dello 0,25%.
La sorpresa deriva dal fatto che la crescita nell’ultimo trimestre ha superato le aspettative, attestandosi al 5,12% su base annua. Attualmente, le stime della Banca centrale indonesiana, confermate in seguito alla riunione, indicano una crescita che dovrebbe superare il valore centrale della fascia compresa tra il 4,6% e il 5,4% nel 2025.
Il taglio del tasso di riferimento dovrebbe contribuire a sostenere ulteriormente la domanda interna, considerando che i prestiti e la produzione manifatturiera restano piuttosto deboli, e che questo mese entreranno ufficialmente in vigore i dazi statunitensi al 19%. Il governatore della Banca centrale, Perry Warjiyo, ha esortato gli istituti di credito a ridurre i costi dei prestiti, affinché l’effetto del taglio del costo del denaro si trasmetta ai consumatori, in particolare ai mutuatari. Quando la Banca centrale taglia i tassi d’interesse, l’effetto sui mutui non è immediato, poiché spetta agli istituti di credito adeguare le proprie condizioni, sia per i nuovi finanziamenti sia per quelli già in essere a tasso variabile. Inoltre, i tassi applicati ai consumatori non coincidono con il tasso di riferimento della Banca centrale, in quanto le banche aggiungono un margine per coprire i rischi e i costi operativi.
Secondo l’ultima rilevazione, i prestiti sono cresciuti del 7,03%: si tratta del valore più basso degli ultimi due anni. Le misurazioni dei due mesi precedenti, ad esempio, avevano registrato una crescita rispettivamente del 7,77% e dell’8,43%.
Il taglio è stato reso possibile da un’inflazione che, a luglio, si è attestata al 2,4%, ampiamente all’interno dell’intervallo obiettivo della Banca centrale (1,5%–3,5%). Inoltre, il governatore ha sottolineato che la stabilità della rupia indonesiana ha contribuito a creare le condizioni per questo taglio.Una valuta stabile è indicativa di diversi fattori, tra cui la solidità dell’economia e la fiducia degli investitori. Quando il contesto macroeconomico appare stabile, gli investitori tendono a mantenere i propri capitali nel paese, riducendo il rischio di fughe di capitali e contribuendo alla sostenibilità del sistema finanziario.
Il futuro dei tassi indonesiani è stato affrontato durante le dichiarazioni di Perry Warjiyo, rilasciate in seguito alla pubblicazione della decisione di ridurre il costo del denaro. La Banca centrale ha lasciato aperta la possibilità di ulteriori tagli, con l’obiettivo di sostenere una crescita del PIL più elevata, qualora l’inflazione resti entro l’intervallo previsto e la rupia mantenga la sua stabilità.
Questa decisione sulla politica monetaria si inserisce nel contesto delle proposte del presidente Prabowo Subianto, che ha annunciato un aumento della spesa pubblica con l’obiettivo di raggiungere una crescita del 5,4% nel 2026.
Al momento, continuiamo a non consigliare l’esposizione alle obbligazioni denominate in rupie indonesiane, mentre il mercato azionario indonesiano è presente in alcuni dei nostri portafogli. Se sei interessato a conoscere quale prodotto consigliamo per investire nella Borsa indonesiana, segui il link.
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