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Bce: tassi fermi come previsto. Cos'altro per il futuro?

Riunione Bce 11 settembre: cosa è stato deciso

Riunione Bce 11 settembre: cosa è stato deciso

Data di pubblicazione 30 ottobre 2025
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Riunione Bce 11 settembre: cosa è stato deciso

Riunione Bce 11 settembre: cosa è stato deciso

La Banca centrale europea ha lasciato i tassi fermi, come da attese. Ecco cosa è emerso dalla riunione di oggi e cosa aspettarsi dalle prossime riunioni

La Banca centrale europea ha lasciato i tassi invariati, come era atteso e come avevamo anticipato. Il costo del denaro rimane così al 2%, per i tassi sui depositi, e al 2,15% per i tassi ufficiali. 

L’inflazione resta prossima all’obiettivo del 2% a medio termine e la valutazione delle prospettive di inflazione condotta dal Consiglio direttivo si conferma pressoché invariata. L’economia ha continuato a crescere malgrado il difficile contesto mondiale. Il vigore del mercato del lavoro, la solidità dei bilanci del settore privato e le passate riduzioni dei tassi di interesse decise dal Consiglio direttivo rimangono fattori importanti alla base della capacità di tenuta dell’economia. Tuttavia le prospettive sono ancora incerte, soprattutto a causa delle attuali controversie commerciali e tensioni geopolitiche a livello mondiale.

Per il futuro? C'è chi punta ad un taglio a dicembre, ma in realtà la maggior parte degli operatori si aspetta tassi fermi su questi livelli fino alla fine del 2027.

COME GESTIRE LE PROPRIE FINANZE

La decisione della Banca Centrale Europea era già stata prevista e, proprio per questo, non si registrano cambiamenti immediati sui nostri portafogli e sulle strategie obbligazionarie: tutto rimane confermato. È importante però ricordare che le mosse della Bce non incidono soltanto su chi dispone di capitali da investire, ma anche su chi ha debiti in corso, come ad esempio un mutuo. La gestione equilibrata delle finanze personali, infatti, non può prescindere dal considerare sia le passività – mutui, prestiti e altre forme di debito – sia le attività, vale a dire gli investimenti già effettuati e le risorse disponibili per nuove opportunità.

Anche in presenza di un mutuo sostenibile, proporzionato al proprio bilancio familiare, può essere utile valutare un’eventuale riduzione della rata. Un mutuo più leggero, infatti, libera risorse economiche che possono essere reindirizzate verso nuove spese o investimenti. In questo senso, confrontare le diverse offerte sul mercato e verificarne la convenienza rispetto alla propria situazione può rivelarsi una scelta strategica. Altroconsumo propone un’analisi approfondita che guida passo dopo passo in questo confronto

Infine, adottando un approccio integrato che consideri sia le entrate sia le uscite, diventa possibile gestire la componente obbligazionaria del proprio portafoglio in modo da coprire le spese ricorrenti, come le rate del mutuo. È il principio dell’“immunizzazione dei flussi di cassa”, una tecnica che permette di garantire equilibrio e stabilità finanziaria anche in un contesto economico in evoluzione.