Dato attuale buste paga: +235.000
Attese: +200.000
Periodo di riferimento: febbraio 2017
Dato precedente: +238.000 (gennaio 2017)
A febbraio la disoccupazione Usa è stato pari al 4,7% contro il 4,8% precedente, centrando così le attese di mercato.
Meglio delle attese, invece, è stato il dato sulle buste paga nei settori non agricoli (le cosiddette non-farm payrolls), che è ha fatto segnare +235.000 unità contro le 200.000 attese dal mercato. Anche il dato sulle buste paga del settore privato ha fatto meglio delle attese: +227.000 unità contro le +193.000 attese dal mercato.
Con questi dati, salgono le probabilità per una stretta monetaria il prossimo mercoledì.
NON FARM PAYROLLS: PER SAPERNE DI PIÙ
Descrizione. Indica il numero delle buste paga (le payrolls) negli Usa, dove gli impieghi hanno durata anche solo settimanale. Esclude il settore agricolo (da qui la locuzione “non-farm”) per evitare di essere soggetto a variazioni che dipendono dalla stagionalità.
Punti di forza. Illumina più aspetti dell’economia, ad esempio il dato sui salari offre dei segnali sull’inflazione.
Punti di debolezza. Può essere volatile e soggetto a revisioni sostanziali.
È in grado di influenzare i mercati? Sì. Più buste paga voglion dire più soldi da spendere e quindi più consumi (una delle componenti del Pil, la ricchezza complessivamente prodotta in un Paese). L’incisività dei suoi effetti dipende però da quanto pesano le variazioni nei suoi elementi: ad esempio più buste paga nel settore pubblico non sono considerate sempre positivamente dal mercato azionario, mentre in genere la Borsa reagisce bene se aumentano i posti di lavoro nell’industria.