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Produzione industriale italiana: febbraio in crescita, ma non basta

Produzione industriale italiana in crescita, ma sotto le attes

Produzione industriale italiana in crescita, ma sotto le attes

Data di pubblicazione 10 aprile 2017
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Produzione industriale italiana in crescita, ma sotto le attes

Produzione industriale italiana in crescita, ma sotto le attes

La produzione industriale italiana sale a febbraio, ma lo fa meno delle attese

Dato attuale: +1%
Attese: +1,5%
Periodo di riferimento: febbraio 2017
Dato precedente: -2,3% (gennaio 2017)

La produzione industriale italiana a febbraio è aumentata dell’1% rispetto a gennaio e dell’1,9% rispetto a 12 mesi prima. Entrambi i dati sono dunque sotto le attese di mercato, che prevedevano, rispettivamente, +1,5% e +2,7%.

A livello mensili, si registrano crescite per il raggruppamento dei beni strumentali (+2,9%) e dei beni intermedi (+2.2%); diminuiscono invece l'energia (-6,2%) e beni di consumo (-0,2%).

Per quanto riguarda i settori industriali, la maggiore crescita annuale si è avuta nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+10,9%), della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+4,5%) e della attività estrattiva (+4,0%). Le diminuzioni maggiori si sono registrate nei settori della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-5,8%).

PRODUZIONE INDUSTRIALE: SAPERNE DI PIÙ

Descrizione. Indica la variazione delle quantità di beni e di energia prodotti sia per il consumo interno sia per le esportazioni.

Punti di forza. È considerato un buon indicatore dello stato di salute dell’economia.

Punti di debolezza. L’effetto “anticipatore” è molto attenuato dal fatto che il dato non è particolarmente tempestivo (è pubblicato oltre un mese dopo il periodo di riferimento).

È in grado di influenzare i mercati? Sì. Innanzitutto perché fornisce un’idea dello stato dell’economia senza attendere i dati sul Pil (la ricchezza complessivamente prodotta da un Paese). Inoltre, il rapporto tra la produzione industriale e il livello della capacità produttiva (rapporto indicato come grado di utilizzo della capacità produttiva) è considerato un buon indicatore delle future dinamiche inflazionistiche.