Dato attuale: 0%
Attese: 0,2%
Periodo di riferimento: marzo 2017
Dato precedente: -0,2% (febbraio 2017)
A marzo le vendite al dettaglio italiane sono rimaste al palo rispetto al mese precedente, mentre rispetto a un anno fa calano dello 0,4%. In entrambi i casi i dati sono sotto le attese, rispettivamente a -0,2% e +0,6%.
Rispetto a un mese fa, risultano sostanzialmente invariate le vendite di prodotti alimentari e non alimentari (rispettivamente 0,1% e +0,0%).
Infine, rispetto a marzo 2016, le vendite al dettaglio restano sostanzialmente stabili nelle imprese di piccola superficie (+0,1%) mentre diminuiscono nella grande distribuzione (-1,1%).
VENDITE AL DETTAGLIO: SAPERNE DI PIÙ
Descrizione. Una volta al mese l’Istat (l’istituto statistico italiano) pubblica l’andamento delle vendite destinate ai consumatori finali.
Punti di forza. È un indicatore tempestivo che permette di farsi un’idea immediata dell’andamento dei consumi. I consumi, a loro volta, sono una parte importante del Pil (la ricchezza prodotta in un Paese).
Punti di debolezza. Si tratta di un dato preliminare, basato solo sui dati di alcuni Paesi; il dato è quindi soggetto a “revisioni” dopo la pubblicazione. In questo dato preliminare manca inoltre una dettagliata differenziazione per settori, che permetterebbe di farsi un’idea più precisa delle dinamiche delle vendite.
È in grado di influenzare i mercati? Sì. Le vendite al dettaglio costituiscono un importante tassello per valutare l’andamento dell’economia senza aspettare la pubblicazione trimestrale dei dati sul Pil.