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Fiducia dei consumatori e delle imprese italiani: bene, ma senza faville

Un po' più di fiducia in Italia

Un po' più di fiducia in Italia

Data di pubblicazione 26 luglio 2017
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Un po' più di fiducia in Italia

Un po' più di fiducia in Italia

Come per gli altri indici di fiducia pubblicati tra ieri e oggi, anche in Italia il barometro si orienta al bel tempo. Ma senza esagerare con l’euforia.

Dato attuale: 106,7 per i consumatori, 107,7 per le imprese

Attese: 106,2 per i consumatori, 107 per le imprese

Periodo di riferimento: luglio 2017

Dato precedente: 106,4 per i consumatori, 107,3 per le imprese (giugno 2017)

 

Come per gli industriali tedeschi e per i consumatori negli Usa, anche da noi l’indice di fiducia, calcolato dall’Istat, registra un aumento a luglio (le attese erano, invece, per un lievissimo calo).

Sia le imprese sia i consumatori del nostro Paese si mostrano, insomma, un po’ più ottimisti, facendo sperare in un effetto positivo di questa fiducia su consumi e investimenti (le due colonne portanti del Pil). Ma il rialzo, seppur ben accolto visto che è inatteso, è a ben vedere marginale: troppo poco per abbassare la guardia sui rischi legati all’Italia e al suo sistema economico.

 

INDICE ISAE DI FIDUCIA DEI CONSUMATORI E DELLE IMPRESE: PER SAPERNE DI PIÙ

Descrizione. Una volta al mese, l’Istat pubblica un indice che riassume il clima di fiducia dei consumatori e delle imprese italiani.

Punti di forza. È considerato un buon “termometro” delle aspettative dei consumatori sull’andamento dell’economia italiana.

Punti di debolezza. Descrive delle opinioni e non dati economici certi. Inoltre, si tratta di un indice campionario.

È in grado di influenzare i mercati? Sì: anticipando le dinamiche economiche, serve a farsi un’idea della futura politica monetaria della Banca centrale, che a sua volta influenza l’andamento dei mercati obbligazionari e azionari.