Nella riunione di oggi la Fed, la Banca centrale Usa, non ha riservato grandi sorprese.
I tassi ufficiali sono rimasti invariati nell’intervallo compreso tra 1 e 1,25% - livello a cui sono arrivati a giugno quando la Banca centrale americana li ha alzati per la seconda volta nel 2017.
Anche i toni utilizzati nel comunicato, un elemento a cui i mercati guardano con molta attenzione, non indicano particolari cambi di rotta: i riflettori continuano a essere puntati sulla riunione di settembre, in cui potrebbe essere annunciato l’inizio della “riduzione di bilancio” Che significa? In passato la Fed ha acquistato bond e titoli di Stato per dare liquidità al mercato e sostenere la crescita; poi è passata a una fase “interlocutoria”, in cui sta reinvestendo la liquidità proveniente dai titoli in scadenza. Da settembre, queste sono le aspettative, potrebbe cominciare a non reinvestire più tutto, cominciando così a ridurre l’importo complessivo dei titoli presenti nel suo bilancio.
E il terzo rialzo dei tassi? Su questo, al contrario della “riduzione di bilancio”, le idee sono un po’ più confuse. Il terzo rialzo del 2017potrebbe arrivare a dicembre, ma le opinioni su questo punto sono contrastanti, anche perché l’inflazione, non poi così forte, “gioca contro” questa ipotesi. Anche su questo punto, quindi, appuntamento a settembre per vedere se ci saranno indicazioni più precise. Nel frattempo, la nostra strategia su bond e azioni Usa non cambia.