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Banca centrale canadese: tassi fermi

La Banca centrale canadese lascia i tassi all'1,25%

La Banca centrale canadese lascia i tassi all'1,25%

Data di pubblicazione 19 aprile 2018
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La Banca centrale canadese lascia i tassi all'1,25%

La Banca centrale canadese lascia i tassi all'1,25%

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LA SCELTA DELLA BANCA CENTRALE CANADESE SUI TASSI
Come da attese, la Banca centrale canadese ha lasciato i tassi invariati al’1,25%. Dopo un primo trimestre in cui la crescita è stata più lenta, ci si aspetta che già nel secondo trimestre ci sia un recupero ed è per questo che la Banca centrale si è lasciata aperta la possibilità di ritoccare al rialzo i tassi nei prossimi mesi.

LA CRESCITA ECONOMICA
La crescita economica canadese è definita dalla Banca centrale “moderata” e l'economia ad oggi opera vicino alla sua massima capacità produttiva. Per quanto riguarda le prospettive future, rispetto alle stime di gennaio, la Banca centrale ha provveduto a rivedere leggermente al ribasso quelle per il 2018, ma ha alzato quelle per gli anni successivi. Nel 2018 il Pil crescerà del 2% anziché del 2,2%, mentre per il 2019 la crescita prevista è stata alzata al 2,1% dall’1,6% – vedi tabella qui sotto.

CANADA: LE STIME PER I PROSSIMI ANNI
2017 2018 2019 2020
Consumi 2.0 (2.1) 1.5 (1.6) 1.2 (0.9) 1.0
Immobiliare 0.2 (0.2) 0.0 (0.1) 0.0 (-0.1) -0.1
Spesa pubblica 0.6 (0.5) 0.6 (0.4) 0.3 (0.2) 0.4
Investimenti privati 0.3 (0.2) 0.4 (0.4) 0.3 (0.3) 0.3
Totale componente domestica 3.1 (3.0) 2.5 (2.5) 1.8 (1.3) 1.6
Esportazioni 0.3 (0.3) 0.0 (0.6) 0.9 (0.9) 0.8
Importazioni -1.2 (-1.1) -0.5 (-0.6) -0.4 (-0.6) -0.6
Totale esportazioni nette -0.9 (-0.8) -0.5 (0.0) 0.5 (0.3) 0.2
Scorte 0.8 (0.8) 0.0 (-0.3) -0.2 (0.0) 0.0
PIL 3.0 (3.0) 2.0 (2.2) 2.1 (1.6) 1.8
INFLAZIONE 1.6 (1.6) 2.3 (2.0) 2.1 (2.1) 2.1
Dati in percentuale. Tra parentesi sono riportate le stime di gennaio.

Inoltre, a cambiare negli anni successivi sarà anche la composizione della crescita economica. Infatti, se la crescita del 2018 sarà totalmente imputabile a fattori domestici, addirittura il saldo tra esportazioni e importazioni sarà negativo, nel 2019 circa un quarto della crescita totale arriverà dalle esportazioni nette (cioè la differenza tra esportazioni e importazioni).

IL PIL CANADESE
Pil Canada
I colori nelle diverse colonne corrispondono alle diverse componenti del Pil. La linea tratteggiata corrisponde alle attese

COS’È L’OUTPUT GAP?
Output gap indica la distanza tra Pil effettivo e potenziale. Dunque rappresenta la differenza tra quello che l’economia sta facendo e quello invece che potrebbe fare. Una distanza piccola tra il Pil reale e quello ipotizzato rispecchia un utilizzo efficace delle risorse. Al contrario una distanza ampia significa non sfruttare a pieno le capacità produttive.

L’INFLAZIONE
Per quanto riguarda l’inflazione, per questo 2018 le attese sono di un +2,3%, maggiori dunque del 2% stimato a gennaio, mentre nel 2019 e 2020 è confermato al 2,1%, dunque in linea con l’obiettivo della Banca centrale (2%). Sull’inflazione, però, pesano diversi pericoli, che potrebbero portare il carovita sia a salire sia a scendere più del previsto.

  • Investimenti ed esportazioni più deboli del previsto
  • Politiche monetarie più restrittive delle previsioni
  • Una crescita più veloce dell’economia Usa
  • Crescita maggiore dei consumi in Canada con conseguente maggiore indebitamento delle famiglie canadesi
  • Calo pronunciato dei prezzi delle case in Canada

 L'INFLAZIONE CANADESE
Inflazione Canada
I colori nelle diverse colonne corrispondono alle diverse componenti dal Pil. La linea tratteggiata corrisponde alle attese

COS'E' IL PASS-THROUGH?
È l'elasticità dei prezzi delle importazioni in valuta locale rispetto al tasso di cambio. Spesso è misurato come la variazione percentuale, nella valuta locale, dei prezzi delle importazioni risultanti da una variazione dell'1% nel tasso di cambio tra i paesi esportatori e quelli importatori. Una variazione dei prezzi all'importazione influisce sui prezzi al dettaglio e al consumo. Quando il pass-through dei tassi di cambio è maggiore, c'è una maggiore trasmissione dell'inflazione tra i paesi e viceversa.

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SAPERNE DI PIÙ: IL MANDATO DELLA BANCA CENTRALE CANADESE
Il mandato ufficiale della Banca centrale canadese è sostenere la crescita economica e la stabilità finanziaria. Per farlo, la Banca si è data un obiettivo in termini di inflazione – il cosiddetto “inflation targeting”: il 2% annuo con una banda di tolleranza compresa tra l’1% e il 3%.

GLI STRUMENTI
Per raggiungere questo obiettivo la Banca centrale utilizza una serie di strumenti.
I tassi d’interesse. In base alle necessità, i tassi vengono alzati o abbassati. In casi eccezionali, qualora le condizioni lo richiedano, la Banca può utilizzare strumenti monetari non convenzionali – per intenderci, il Quantitative easing o altre forme di aiuto all’economia.
Le tempistiche e le decisioni a lunga scadenza. Tipicamente, una decisione di politica monetaria impiega tra i 6 e gli 8 trimestri per produrre i suoi effetti nella sua interezza. Questo significa che la Banca centrale deve muoversi in anticipo e le sue scelte non devono basarsi tanto sulle attuali condizioni, quanto su quelle che si aspetta per il futuro.
Comunicazione. Anche la comunicazione è molto importante per far sì che le decisioni della Banca centrale siano il più efficaci possibili. Trasparenza e chiarezza nell’esporre le decisioni portano il mercato a meglio comprendere le intenzioni della Banca e dunque ad adeguarsi nei modi e nei tempi giusti.

L'APPROCCIO 
L’inflation targeting è simmetrico e flessibile. Simmetrico significa che sia un’inflazione inferiore al 2% sia un’inflazione superiore sono un problema di pari entità che va risolto con la stessa urgenza. Flessibile significa che anche se l’obiettivo della Banca centrale dovrebbe essere raggiunto, idealmente, in 6-8 trimestri, è anche vero che questa scadenza può essere allungata o accorciata in base alle situazioni.

MONITORAGGIO DELL’INFLAZIONE
Nel breve periodo l’inflazione può essere volatile, a causa del peso di situazioni transitorie. Per questo la Banca centrale sofferma la sua attenzione sull’andamento di lungo periodo dei prezzi, focalizzandosi soprattutto sulla componete di fondo dell’inflazione – quella chiamata “inflazione core”. Normalmente questa inflazione è quella calcolata senza componenti volatili come cibo, energia…