Se la conferma della fine del piano di acquisti di titoli per il prossimo 31 dicembre e il mantenimento dei tassi di interesse al livello attuale (a zero quelli ufficiali e a -0,4% quelli sui depositi) almeno fino alla prossima estate era del tutto scontata, l’attenzione dei mercati era invece rivolta a cosa la Bce avrebbe detto su quelli che sono i temi caldi del momento: la finanziaria italiana e la Brexit. In generale il governatore Draghi ha citato tra i rischi la volatilità dei mercati e le tensioni commerciali, evitando di citare singoli Paesi. Le domande sull’Italia, però, non potevano mancare e così sulla questione della manovra finanziaria si è limitato a rispondere citando il vice presidente della Commissione europea, Dombrovskis, affermando che è necessario rispettare le regole e di cercare il dialogo tra le parti. Da par suo, si è detto fiducioso che alla fine una soluzione si troverà. Sul capitolo banche, invece, ha confermato che, ovviamente, se i titoli di Stato italiani perdono valore e questi sono in pancia alle nostre banche, allora queste potranno avere problemi – vedi Altroconsumo Finanza n° 1289.
Sul fronte Brexit, invece, Draghi ha detto che più ci si avvicina alla scadenza di marzo 2019 senza aver trovato un accordo e più sarà necessario prepararsi allo scenario di una Brexit senza alcun accordo, con le conseguenti turbolenze del caso.
Riunione Bce: ecco cosa si è detto
Data di pubblicazione 25 ottobre 2018
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Non sono mancate le domande sull'Italia